Un provvedimento adottato ieri mattina dal Tribunale di Latina, che avrebbe sollecitato molte polemiche in aula e sul quale sarà chiamata a decidere la Corte di Appello alla quale alcuni legali della difesa intendono rivolgersi. Un caso complicato che vede sul banco degli imputati i componenti dell'allora commissione edilizia del comune di Fondi che si occupò delle autorizzazioni, alcuni dipendenti comunali e costruttori, chiamati a rispondere a vario titolo di falso, abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva.
Oggetto dell'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Gregorio Capasso la realizzazione nel 1999 di una settantina di villini in un'area sottoposta a vincolo totale di inedificabilità. Il villaggio turistico fu sottoposto ai sigilli un anno più tardi dalle forze dell'ordine, per poi ottenere la facoltà d'uso e completamente dissequestrato nel 2003.
Nel 2004 l'avvio del processo a carico degli imputati ma i tempi della giustizia sono tali da rendere parte dei reati contestati, di fatto prescritta.
Ieri in aula, l'avvocato Leone Zeppieri ha dunque chiesto un rinvio per verificare la questione di legittimità pendente di fronte alla Corte Costituzionale circa la confiscabilità dei beni in caso di prescrizione del reato. Il tribunale ha accolto l'istanza ma la situazione è cambiata dopo l'intervento del pm. Il rappresentante dell'accusa ha infatti chiesto la prescrizione limitatamente ai reati di falso ed abuso d'ufficio. Il Tribunale ha non solo accolto l'istanza dichiarando quei reati prescritti ma ha anche disposto la confisca dei villini, nonostante alcuni degli imputati avessero dichiarato di voler rinunciare alla prescrizione.
La non considerazione di quest'ultima situazione ha scatenato la reazione dell'avvocato Leone Zeppieri pronto ad impugnare il provvedimento da lui considerato nullo alla luce delle dichiarazioni di rinuncia alla prescrizione.