Il neonato comitato anti-antenne di via Ponte Tavolato sarebbe andato infatti a scartabellare alcuni documenti del 1999, in particolare due delibere del consiglio comunale, la numero 39 e 39 bis del del 22 giugno 1999. Nella prima, avente per oggetto la modifica delle norme tecniche di attuazione del Pgr, la massima assise, in maniera chiara, espresse unanimamente la volontà, in tutela della salute dei cittadini, di non consentire l'installazione di impianti di telefonia mobile sia nelle zone centrali che negli abitati extraurbani, ma anche nelle vicinanze di edifici scolasctici e dedicati al culto. La zona dove non era consentita l'installazione, secondo la delibera, sarebbe dovuta essere distante da edifici e abitazioni non meno di 200 metri misurate dal limite della recinzione di sicurezza dell'impianto, e l'esposizione ai campi no avrebbe dovuto superare il valore di 3 V/m per campo elettrico. Nella seconda delibera invece, oltre alla conferma delle dichiarazioni della prima, il mancato trasferimento degli impianti entro i termini prestabiliti avrebbe portato alla revoca delle autorizzazioni e all'immediata disattivazione.
Il comitato, guidato da Santo Novelli, è pronto a procedere per vie legali e annuncia una manifestazione popolare in piazza.