Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge sulle organizzazioni dei produttori agricoli, gli accordi di filiera e le filiere corte.Si tratta di un provvedimento complesso che offre incentivi per permettere la nascita di associazioni di produttori agricoli attraverso le quali questi ultimi possano essere presenti con pi forza contrattuale sul mercato; regola gli accordi di filiera con lobiettivo di sostenere il reddito delle aziende che avranno la possibilit di ottenere un prezzo pi equo per i loro prodotti, e mette in campo politiche per laccorciamento delle filiere e per la promozione di gruppi di offerta.
Nella legge approvata stato reinserito, un articolo sui gruppi di acquisto e sui gruppi di acquisto solidale la cui regolamentazione era stata stralciata in commissione. Presentata dallassessore allagricoltura Daniela Valentini durante la scorsa seduta del Consiglio regionale, la legge la prima di un pacchetto di tre norme allordine del giorno dellaula, che comprende anche una proposta dellopposizione sui mercati dei contadini e la legge contenente diverse disposizioni urgenti per lagricoltura.
Il nostro obiettivo ha dichiarato lassessore Valentini avviare un percorso che da una parte dia nuove leggi al settore agricolo e dallaltro fornisca uno strumento di innovazione attraverso i Piani di sviluppo rurale.
Lobiettivo modificare il meccanismo che costringe gli agricoltori ad accettare prezzi di vendita molto bassi, e impone ai consumatori prezzi di acquisto per niente economici.
Mario Perilli (Pd) presidente della commissione Agricoltura del Consiglio, e relatore della legge nel dibattito ha sottolineato come sia necessario contrastare la parcellizzazione delle aziende agricole del Lazio, per lo pi di piccole o piccolissime dimensioni.
La legge prevede determinati requisiti per il riconoscimento delle organizzazioni che devono essere composte solo da produttori agricoli, avere sede legale nel Lazio, essere composte da un minimo di soci e avere una certa produzione lorda vendibile. Sono previsti inoltre incentivi speciali per le organizzazioni di aziende situate in zone svantaggiate e per quelle che praticano agricoltura biologica.
La legge si occupa anche dellaccorciamento della filiera, offrendo contributi per le aziende che intendono fare vendita diretta, promuovendo la nascita dei gruppi di acquisto e dei gruppi di acquisto solidale, e finanziando un portale regionale nel quale saranno pubblicate le gamme dei prodotti messi sul mercato dai gruppi di offerta, ovvero i produttori associati, e i relativi prezzi.
Nel corso del dibattito, critici alcuni interventi dellopposizione: il consigliere Erder Mazzocchi (An) ha giudicato insoddisfacente la replica dellassessore alle sue richieste di chiarimento su come sar spesa la cifra messa in bilancio per questa legge (1 milione e mezzo di euro), mettendo poi in guardia dalleccessivo numero di regolamenti attuativi e integrativi previsti nel testo che saranno approvati dallassessore e che possono stravolgere la legge stessa. Il capogruppo di Alleanza nazionale, Antonio Cicchetti ha sottolineato come spesso i produttori italiani siano lasciati in balia di una concorrenza estera feroce dei cui prodotti non si controlla la qualit, mentre gli italiani devono subire moltissimi controlli.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 19/12/2008 Ore 11:39