Erano presenti ed espresso le loro riflessioni sul testo della dott.ssa Fulvia di Sarra Gianni Orlandi, Ordinario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Antonio Parisi, saggista, e Anna Scalfati, giornalista RAI. Coordinatore dell’evento è stato l’avv. Virginio Palazzo.
Emozionante è stato il momento della lettura di alcuni brani dell’opera da parte di due studentesse del Liceo classico “P. Gobetti” di Fondi.
La pubblicazione di questo testo nasce dalla sollecitazione di quanti hanno letto i racconti di Fulvia di Sarra, pubblicati in gran parte sui periodici locali. Si tratta, prevalentemente, di una raccolta di pensieri: un viaggio a nome nostalgia, attraverso la geografia dei sentimenti, con persone ed eventi estratti dal repertorio della quotidianità. Il volume raccoglie racconti che rappresentano, soprattutto per le nuove generazioni, “uno spaccato” sulla realtà fondana del secolo scorso, realtà che l’autrice ha espresso con affettuosa attenzione al passato in un ininterrotto rapporto con Fondi e la sua popolazione. Erano quelli gli anni, per molti, delle ristrettezze economiche.
Sono inoltre presenti racconti, elaborati recentemente, che affrontano il problema dell’emigrazione, della solidarietà e dell’integrazione tra popoli, tematiche di grande attualità verso le quali Fulvia di Sarra mostra una particolare sensibilità.
Nel farci partecipe dei suoi ricordi, ci fa rivivere quelle emozioni giovanili di una Fondi ancora a misura d’uomo. Per l’anziano è la Fondi che ricorda tenerezza, per l’emigrato è l’unica Fondi che conosce. L’autrice non è solo ciò che ricorda o che ha vissuto, ma è parte delle storie che racconta.
La pubblicazione di questo prezioso volume – dichiarano il Sindaco Luigi Parisella e l’assessore prof. Egidio Turchetta - si proietta sulla scia di mantenere vivi e attuali gli aspetti più significativi della tradizione fondana, delle sue radici, della sua cultura.
Per questo è doveroso porgere il meritato riconoscimento alla dott.ssa Fulvia di Sarra, figura femminile di elevato spessore culturale che ha operato sia come medico scolastico che come educatrice nel nostro territorio.