Sperimentazione di interventi a sostegno del settore agro-zootecnico da parte del Parco regionale dei Monti Aurunci, larea protetta del basso Lazio in cui ricadono anche zone di Fondi, Itri, Lenola e Campodimele.Con il principale obiettivo di limitare i danni provocati da animali selvatici, lEnte ha infatti attivato degli strumenti per intervenire in questo tipo di problematica particolarmente sentita dagli agricoltori e dai pastori del comprensorio.
In via sperimentale sono state in particolare affidate ad alcune aziende, rispondenti a determinate caratteristiche sia dal punto di vista territoriale sia in base al numero dei danni subiti negli ultimi anni, recinzioni elettrificate che si distinguono in due tipologie. Si tratta delle cosiddette recinzioni fisse, adatte ad aree di grandi e piccole dimensioni, che vengono utilizzate per protezioni a lungo termine; e di quelle mobili, che si utilizzano invece nel caso in cui il bestiame venga spostato frequentemente, facili da montare e da smontare e dunque adatte anche per allevamenti in zone isolate.
Il sistema delle recinzioni elettrificate si legge in una nota diffusa dalla sede di Campodimele dellEnte Parco - solo una componente del lavoro di monitoraggio e di prevenzione dei danni da fauna selvatica; e rappresenta un valido sostegno semplice da utilizzare. Infatti si tratta di una recinzione convenzionale a cui si aggiungono un elettrificatore a impulso breve collegabile alle rete elettrica, oppure a batteria o con pannelli solari; e di fili o reti in fibra sintetica predisposti per il passaggio della corrente e sostenuti da paletti isolanti.
Dopo la necessaria sperimentazione, il metodo di protezione destinato a diventare uno strumento per lintero comprensorio e il Parco si impegnato sin dora a realizzare un bando pubblico per lassegnazione di queste speciali recinzioni.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 26/06/2008 Ore 13:58