Immediata presa di posizione del Comune di Fondi a seguito dellinterrogazione presentata nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Di Resta che, rivolgendosi al Presidente della Regione Marrazzo e allassessore delegato Daniela Valentini, ha chiesto informazioni e provvedimenti relativamente allannosa questione degli usi civici nella zona di Selva Vetere.Da quanto dato apprendere - ha dichiarato in particolare il Sindaco Luigi Parisella - lonorevole Di Resta vuole sapere se la Regione sia a conoscenza del pagamento di ingenti somme, richiesto dal Comune di Fondi a titolo di occupazione indebita e se esistono norme che legittimino tale richiesta. Ponendo tale quesito prosegue il Sindaco - Di Resta mostra di ignorare negli aspetti giuridici e nello svolgimento storico le vicende legate a tali questioni. Credo che se in merito avesse prima interpellato alcuni suoi compagni di partito, gi amministratori, e avesse chiesto lumi e informazioni a questa amministrazione comunale, che ormai da tempo sta procedendo nel rispetto rigoroso delle norme e dei provvedimenti regionali, del commissariato agli usi civici e delle pronunce giudiziarie, Di Resta avrebbe fatto saggia cosa, evitando di alimentare disorientamento e confusione, di accreditare presunte e inconsistenti aspettative. Dal Comune evidenziano innanzitutto che la prima richiesta di pagamento dellindennit risarcitoria, cosa diversa dal canone o tributo concessorio, stata avanzata nel 2001 dallallora Commissario Prefettizio Angelo Di Caprio, che aveva precedentemente incaricato un perito demaniale di nomina regionale per la ricognizione dei terreni di uso civico di Selva Vetere, lindividuazione degli occupatori senza titolo, la perimetrazione della superficie occupata anche da costruzioni abusive, il calcolo di unindennit risarcitoria annua; e ci al fine di recuperare quanto dovuto per larbitraria e illegittima occupazione di terreni di uso collettivo. La legittimit della richiesta di pagamento delle somme stabilite dal perito demaniale, che non risultano di entit eccessiva a differenza di quanto dichiara Di Resta, stata gi pi volte confermata dal Tribunale di Terracina nelle cause civili promosse, con lassistenza dellavvocato Antonio Cardinale, nei confronti degli occupatori inadempienti sottolinea pertanto il Sindaco, aggiungendo che il giudice ordinario ha infatti ritenuto che loccupazione di terreni demaniali costituisce un fatto ingiunto ai sensi dellarticolo 2043 del codice civile, che prevede un risarcimento per fatto illecito, in questo caso alla collettivit. Attraverso diversi e specifici riferimenti normativi e tecnici, da Palazzo San Francesco ritengono inoltre improprio il riferimento fatto dallo stesso Di Resta ad un progetto di legittimazione risalente al 1984, che deve essere invece considerato sostanzialmente inattuabile. Lamministrazione comunale ricorda comunque al consigliere regionale del PD che laddove sussistenti i presupposti e le condizioni giuridiche, oggettive e soggettive, si proceduto e si sta procedendo a definire la questione degli usi civici tramite listituto della legittimazione o dellalienazione a favore degli occupatori dei terreni. Ricordando infine che recentemente stato addirittura il Commissario Interregionale per la liquidazione degli usi civici a confermare, con sentenza ampiamente esaustiva e approfondita, la natura demaniale dei terreni di Selva Vetere e lillegittimit delle occupazioni condannando i ricorrenti persino al pagamento delle spese, il sindaco Parisella ribadisce dunque che lattivit posta in essere da questa Amministrazione va inquadrata nellambito dellesercizio di un legittimo diritto, quale atto dovuto, per il risarcimento a favore della collettivit dei danni subiti da unarbitraria, reiterata ed abusiva occupazione dei terreni demaniali. Tale azione da parte dellamministrazione servita anche a frenare una illegittima attivit speculativa, inibendo il continuo frazionamento in minuscoli lotti, la vendita degli stessi, la realizzazione di ulteriori costruzioni abusive, anche con la demolizione di numerosi manufatti posti sulla duna e la salvaguardia dei rilevanti interessi naturalistici ed ambientali della zona.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 21/06/2008 Ore 12:59