Si svolto ieri a Sermoneta latteso convegno organizzato da Acqualatina sul tema La Finanza di Progetto per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, durante il quale stata affrontata anche la questione del contestato mutuo di circa 115 milioni di euro che la societ di gestione del servizio idrico della nostra provincia ha stipulato con una banca irlandese.In apertura dei lavori, il moderatore Roberto Stigliano, Caporedattore economia de Il Messaggero, ha introdotto il tema della finanza di progetto come strumento fondamentale di finanziamento delle grandi opere infrastrutturali. Prima di dar spazio ai relatori, lAmministratore Delegato di Acqualatina, Silvano Morandi, ha illustrato lo scopo delliniziativa, esprimendo la volont della societ presieduta dal senatore fondano Claudio Fazzone di approfondire un tema di sicuro interesse per le istituzioni, i media e lutenza tutta. Il progetto di finanziamento, previsto gi dalla Convenzione di Gestione, vale a dire latto con cui venne sancita la concessione trentennale ad Acqualatina SpA ha chiarito Morandi volto alla realizzazione di un ambizioso programma degli interventi nellambito delle infrastrutture del servizio idrico integrato. E, quindi, porter alla creazione di infrastrutture che rimarranno patrimonio del territorio. Successivamente ha preso la parola Armando Cusani, Presidente della Provincia nonch del cosiddetto Ambito Territoriale Ottimale numero 4 (il territorio in cui opera appunto Acqualatina), il quale ha sottolineato limportanza di un investimento di questa entit sul territorio. In base ai dati in nostro possesso ha ricordato Cusani dai tempi del progetto di costruzione della Via Flacca che nella nostra Provincia non si realizza un investimento di questa portata. Non posso che esserne lieto come amministratore e come cittadino di questo territorio. Entrando nel merito del finanziamento, Cusani ha voluto evidenziare due punti fondamentali in relazione allaspetto di garanzia di efficienza che questo comporta, introducendo un ente finanziatore privato a controllo dellefficienza del Gestore. Un controllo ha affermato Cusani che non sarebbe garantito da nessun controllore pubblico. Lultima precisazione del Presidente dellamministrazione provinciale stata diretta a chiarire un passaggio importante riguardo la propriet delle reti e degli impianti. Gli impianti hanno carattere di inalienabilit ha ricordato e per definizione, quindi, nessuna clausola contrattuale potr in alcun modo sottrarli dalla propriet dei Comuni. Di stampo quasi esclusivamente tecnico gli interventi successivi, tra cui quello di Andrea Kirschen, rappresentante in Italia della Depfa Bank, listituto di credito irlandese con cui Acqualatina ha stipulato appunto il mutuo di 115 milioni di euro, che saranno investiti per potenziare e rinnovare le condotte, ridurre le perdite del flusso idrico oggi ancora superiori al 50 per cento, e migliorare gli impianti di depurazione. Il funzionario si soffermato in particolare sulle garanzie richieste dalla Depfa al Gestore del servizio idrico. E stato chiarito che le forme di garanzia richieste ai Comuni, titolari del 51 per cento del capitale sociale di Acqualatina, non prevedono nessuna ipoteca o escussione; in altre parole non ci sono possibilit, anche in caso del verificarsi di una grave situazione economica del gestore, di rivalersi sulle azioni n su altri beni di propriet dei Comuni.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 20/06/2008 Ore 13:41