C anche il San Puoto di Sperlonga, insieme a quello di Nemi e del Salto di Rieti, tra gli unici tre laghi del Lazio non risultati inquinati in base agli esami effettuati dalla 'Goletta - Cigno azzurro' nellambito della campagna di monitoraggio delle acque lacustri promossa ormai da tre anni da Legambiente.I risultati, presentati ieri a Roma, bocciano invece quelli di Bracciano e Turano, e alimentano qualche preoccupazione per quanto riguarda Posta Fibreno e Vico. I campionamenti sono stati effettuati fra il 12 e il 15 giugno scorsi in 46 punti di prelievo di dieci laghi, quelli gi citati pi Bolsena, Albano, Vico e Martigliano. "Qualche passo avanti stato fatto e siamo riusciti a dare qualche buon contributo - ha commentato il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati - ma quella della qualit delle acque lacustri laziali resta una situazione di luci e ombre: serve maggior considerazione per questi delicati ecosistemi. I nostri obiettivi - ha aggiunto - restano fermare l'inquinamento dei laghi, reperire i nuovi fondi per la tutela delle acque, combattere l'abusivismo edilizio, garantire maggior accessibilit e informazione ai bagnanti e restituire acqua ai laghi". San Puoto, conosciuto anche col nome di San Potito, un lago costiero ed uno dei pochi laghi dacqua dolce della provincia di Latina. Si trova a nord di Sperlonga, ha forma tozza, vagamente circolare, con una superficie di appena 30 ettari ed un perimetro di soli duemila e 400 metri. Allo stesso tempo per il pi profondo della provincia, raggiungendo i 32 metri. Riceve le acque da vari torrenti e rii che scendono dal Monte Lauro e dal Monte Rotondo e dunque non si tratta di un lago-stagno costiero generato dalla circolazione delle acque superficiali.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 20/06/2008 Ore 13:48