E ripresa nei giorni scorsi, dopo qualche settimana di inattivit, la bonifica dellarea del Salto di Fondi dove nel dicembre scorso erano stati demoliti i rustici delle ventuno villette noti come Isola dei Ciurli.La rimozione delle macerie era stata sospesa per motivi al momento ignoti sollevando qualche prevedibile perplessit. Con il ritorno allopera di ruspe e camion, sembra per che siano state definitivamente superate le presunte difficolt tecniche e burocratiche. Ora, dunque, bisogna pensare al futuro di quella zona, circa 22 ettari che dovranno naturalmente essere riqualificati e destinati in qualche modo alla fruizione pubblica. Tra i vari interventi a riguardo si era registrato nei mesi scorsi quello dellassessore regionale allambiente Filiberto Zaratti il quale aveva annunciato che sarebbe stato elaborato - di concerto con il Comune di Fondi che ha formalmente ordinato la demolizione grazie ad uno specifico finanziamento di circa 750mila euro della Regione - un progetto generale di ripristino ambientale e di promozione di eventi di sviluppo sostenibile dellintera area, ricompressa nel perimetro del Monumento Naturale del Lago. Tra le ipotesi, quella di fare della pianura che ospitava lIsola dei Ciurli una porta, appunto, del Monumento naturale, riqualificando quindi una zona di particolare pregio naturalistico. Il Comune, che ne aveva momentaneamente sospeso la demolizione ipotizzando di destinarli ad uffici pubblici, aveva accolto la richiesta della Regione di radere al suolo anche due residui immobili, ottenendo per in cambio lassicurazione da parte della Pisana, ed in particolare dellallora assessore allurbanistica Massimo Pompli, che, compatibilmente con i vincoli dellarea e le risorse economiche a disposizione, sarebbero state realizzate ex novo le opportune strutture da adibire a servizi. In attesa di sviluppi, vale la pena ricordare che ogni iniziativa dovr essere comunque valutata anche alla luce della possibile istituzione del Parco dei Monti Ausoni, ormai da mesi allordine del giorno del consiglio regionale ma di fatto rimasto solo sulla carta. Unarea protetta che, come noto, apertamente osteggiata dalla Provincia di Latina e dal Comune di Fondi sia per la mancata consultazione degli Enti locali da parte della Regione sia per gli eccessivi vincoli che comporterebbe, in particolare proprio sulla fascia costiera fondana.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 19/06/2008 Ore 13:08