Torna dattualit lormai annosa questione degli usi civici di Selva Vetere, vale a dire il gravame esistente su unampia zona della fascia costiera di Fondi che deve essere considerata, sostanzialmente, di propriet collettiva.Il problema di nuovo agli onori della cronaca perch lonorevole Domenico Di Resta, Presidente della Commissione Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione, ha presentato uninterrogazione urgente al Presidente della Giunta Piero Marrazzo e allAssessore allAgricoltura Daniela Valentini.
Di Resta chiede, tra laltro, se sia legittima lazione con cui il Comune di Fondi ha chiesto il pagamento del cosiddetto canone provvisorio a coloro che hanno occupato quei terreni, appunto di propriet collettiva. Lesponente del Partito Democratico chiede inoltre di conoscere la quantificazione di tale canone, le somme gi riscosse dallAmministrazione Comunale per lasserito illecito arricchimento degli occupatari e, infine, il numero delle procedure di legittimazione, alienazione e concessione in uso di terreni sinora avviate, oltre che i criteri con i quali le stesse sono state eventualmente definite.
Con questa interrogazione ha commentato il coordinatore fondano del PD Bruno Fiore lonorevole Di Resta chiede alla Regione di intervenire nella spinosa questione, nellambito delle proprie competenze, per la definitiva sistemazione del demanio collettivo di Selva Vetere, anche alla luce della recente sentenza del 16 maggio 2008 del Commissario interregionale per la liquidazione degli usi civici. In detta sentenza si ribadisce la competenza della Regione Lazio riguardo al progetto di legittimazione redatto dal perito demaniale Amati, pubblicato in esecuzione dellordinanza del Presidente della Giunta Regionale del Lazio del 1985.
Il Partito Democratico giudica necessario che nella delicata materia degli usi civici venga fatta chiarezza, soprattutto, per quel riguarda i costi che centinaia di aziende e famiglie stanno sopportando in questi anni in base alle richieste dellAmministrazione comunale.
Bisogna affrontare tempestivamente conclude Fiore la condizione di estrema difficolt economica venutasi a creare per le famiglie occupatarie del demanio collettivo di Selva Vetere dopo che lAmministrazione comunale ha autonomamente stabilito una indennit annua pari al tre per cento del valore del terreno, oltre al recupero di cinque annualit pregresse come credito per illecito arricchimento o risarcitorio per occupazione indebita dei terreni soggetti ad uso civico. Unazione di recupero posta tra laltro in modo estremamente perentorio, con ingiunzione di pagamento entro 30 giorni.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 19/06/2008 Ore 13:39