Dura presa di posizione del Partito Democratico di Fondi che, per voce in particolare del coordinatore comunale Bruno Fiore, interviene sulla vicenda della Commissione daccesso agli atti amministrativi e sul caso dei campeggi Holiday e Gabbiano.Nessuno pu scommettere su quale sar l'epilogo degli accertamenti della Commissione esordisce Fiore, secondo il quale aldil dello scioglimento o meno del Consiglio comunale, questa vicenda rimarr per moltissimo tempo come l'emblema di una gestione del potere amministrativo che si lasciato tentare dalla corruzione, fino a diventare colluso con organizzazioni malavitose che, come una vera e propria piovra, hanno messo i loro tentacoli nell'economia di questa citt. Chi ha la responsabilit di questo, che il pi grave delitto che un amministratore possa commettere ai danni della collettivit, non pu avere alcuna giustificazione prosegue il coordinatore fondano del PD; che poi evidenzia le gravissime responsabilit del senatore Fazzone e del sindaco Parisella i quali seppure messi in guardia esplicitamente dal Prefetto Frattasi su possibili coinvolgimenti diretti di rappresentanti di prima fila dell'amministrazione comunale, non avrebbero mosso un dito per risolvere il problema, costringendo lo stesso Prefetto a chiedere l'indagine della Commissione d'accesso. Allo stesso tempo, Fiore sottolinea comunque come tutti ricordano le dichiarazioni dell'altra parte interessata, cio l'ex assessore Izzi, il quale si dichiarava lui vittima di una gestione del potere che lo aveva di fatto esautorato da ogni compito politico-istituzionale di Assessore ai Lavori Pubblici, e addossava questa responsabilit al Sindaco Parisella, al Presidente del Consiglio comunale Giorgio Fiore ed al Senatore Fazzone. Solo la Commissione d'accesso, a cui continuiamo a dare la massima fiducia, ci sapr dare qualche risposta conclude a riguardo il coordinatore del PD, che poi affronta la scottante questione dei campeggi tornata di stretta attualit con i casi Holiday e Gabbiano. Il Partito Democratico esprime tutta la sua solidariet ai lavoratori che si trovano improvvisamente disoccupati e ad essi diciamo che il problema non si risolve andando a sbattere i pugni sul tavolo dei magistrati, ma aprendo un vero tavolo di confronto istituzionale coinvolgendo le organizzazioni sindacali insieme a Comune, Provincia, Regione e Prefettura; lasciando che i Giudici, chiamati a giudicare se stato commesso un grave reato contro il patrimonio collettivo, possano farlo nella serenit di giudizio e nella piena autonomia dichiara a tal proposito sempre Fiore, il quale contesta poi coloro che a suo dire si fanno temerariamente paladini della difesa dell'occupazione, fra laltro solo di alcuni lavoratori, in maniera tale da essere considerati i "nuovi eroi" della giustizia sociale e, contemporaneamente, far capire che una certa magistratura pu essere considerata il "nemico", l'"avversario" da sconfiggere, un "potere altro" da delegittimare. Secondo il PD in questa maniera si prepara il terreno ad uno scontro istituzionale dalle dimensioni difficilmente immaginabili. Fatti che, sempre secondo Fiore, in una democrazia compiuta e gelosa del rispetto della divisione dei poteri dovrebbero essere letti come un attentato al sistema democratico. Il PD fondano rivolge pertanto un appello alla cittadinanza per chiedere di alzare al massimo grado il livello di attenzione su quanto sta avvenendo, perch lasciarsi andare all'accettazione passiva e rimanere per sempre schiavi di questo sistema di potere che, o per complicit diretta o per colpevole disattenzione, ha dimostrato di essere incapace di garantire il rispetto della legge e della democrazia, significherebbe sancire la definitiva morte civile della nostra collettivit.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 05/06/2008 Ore 13:49