Interessante iniziativa, ieri, presso la Scuola Media Giovanni XXIII di Monte San Biagio. Le classi terze hanno partecipato alla seconda edizione del progetto "Educazione alla legalit ambientale"...
all'interno delle attivit dell'Osservatorio Regionale Ambiente e Legalit, istituito dallAssessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli su proposta di Legambiente Lazio, cui il progetto affidato in convenzione. LOsservatorio ha il compito di raccogliere, coordinare, elaborare e fornire dati sugli illeciti ambientali, con l'obiettivo di rendere pi efficace la programmazione e l'attuazione delle politiche ambientali sul territorio regionale e la collaborazione con le forze dellordine. Lincontro ha voluto avvicinare i ragazzi alle problematiche della legalit ambientale e contribuire alla valorizzazione e alla diffusione di comportamenti responsabili e consapevoli. Hanno partecipato il Colonnello Giuseppe Colombi, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza; e il Capitano Angelo Pisani, anchegli della Guardia di Finanza; il Capitano Gianfranco Romagnano della Compagnia dei Carabinieri di Terracina e il Maresciallo Michelangelo Nana, Comandante della Stazione dellArma di Monte San Biagio. Per Legambiente sono intervenute Valentina Romoli, Coordinatrice del Centro di Azione Giuridica, e Paola Marcoccia, Presidente del Circolo di Monte San Biagio. Durante lincontro le autorit intervenute hanno fornito dati sullo stato ambientale del territorio, soffermandosi in particolare sullimportanza della riduzione dei rifiuti e sulla necessit di ridestare contro lillegalit la coscienza dei cittadini tutti, soprattutto attraverso la segnalazione di illeciti ambientali alle forze dellordine. Le classi partecipanti hanno mostrato un filmato sul ciclo dei rifiuti, preparato dai ragazzi stessi, che parteciper al secondo concorso Ambiente e Legalit, bandito su scala regionale. La premiazione degli elaborati pi significativi scelti da una commissione ha spiegato Paola Marcoccia - avverr nel corso di una manifestazione prevista per il prossimo 9 maggio, in occasione della ricorrenza dei trent'anni dall'omicidio di Peppino Impastato (giornalista e attivista politico siciliano ribellatosi alla mafia, cui appartenevano anche alcuni suoi stretti familiari) e dal ritrovamento del corpo senza vita del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro; e in memoria delle vittime di tutte le mafie e di tutte le forme di terrorismo che minano la nostra convivenza civile e la nostra democrazia.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 22/04/2008 Ore 17:07