«Il Comune - fanno sapere dall’associazione - sembra essere sordo a tutte quelle possibilità offerte dalla Regione per il miglioramento della qualità della vita dei residenti. Davanti a decine di coppie giovani che non possono sposarsi per il problema della casa o che sono già sposate ma devono pagare affitti onerosi, ancora non si è predisposta una progettazione seria per quanto riguarda l’edilizia residenziale”. Sempre secondo l’Associazione, “la giunta Mirabella non ha né provveduto ad individuare delle aree dove eventualmente potrebbero essere realizzati gli alloggi, né a procedere con gli espropri”. I contributi stanziati dalla Regione sono destinati ad imprese edili e cooperative per la realizzazione di case a prezzi agevolati, consentendone così l'acquisto a prezzi inferiori a quelli di mercato, da parte di persone appartenenti a categorie che hanno difficoltà ad accedere al credito. Un programma di edilizia agevolata a favore di cooperative ed imprese di costruzione, reso possibile attraverso l'utilizzo di mutui agevolati e contributi regionali, dal quale, secondo l’associazione, Monte San Biagio sarebbe stata esclusa solo per colpa dell’immobilismo del Comune.