Resta in primo piano a Fondi lormai nota operazione Damasco, linchiesta sulla presunta usura aggravata da modalit mafiosa, che a met febbraio ha portato in carcere quattro persone.
Come gi riferito, gioved scorso a Latina, presso il Comando provinciale dei Carabinieri che hanno condotto loperazione, si tenuta una riunione per fare il punto delle indagini e per predisporre presumibilmente nuovi provvedimenti restrittivi in accordo con la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che coordina linchiesta. In attesa di possibili sviluppi, che si annunciano tanto imminenti quanto eclatanti, sembra intanto certo laumento del numero delle denunce presentate dalle presunte vittime di usura. Altre persone, in sostanza, hanno formalmente dichiarato di essere state costrette a restituire soldi con interessi illegali. E gli usurai indicati sarebbero diversi da quelli gi finiti in carcere. Si tratterebbe in particolare di imprenditori e commercianti anche molto noti. Visto lo strettissimo riserbo che avvolge linchiesta, per ora per non c nulla di ufficiale. Al vaglio degli inquirenti ci sono inoltre alcune intercettazioni che coinvolgerebbero almeno un esponente politico, non dato sapere se amministratore, consigliere o semplice dirigente di partito. Secondo quanto riferito da un quotidiano provinciale, accertamenti sono in corso in particolare relativamente alla richiesta di una residenza anagrafica per un presunto esponente della criminalit organizzata, successivamente ucciso. Si trattava di un pregiudicato calabrese che, una volta scarcerato, sarebbe dovuto arrivare a Fondi agli arresti domiciliari. Si ipotizza anche la possibilit che lo stesso dovesse essere poi affidato in prova ai servizi sociali.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 15/04/2008 Ore 12:54