Studenti, istituzioni, politici, forze dell'ordine, tutti riuniti ieri 24 gennaio, nell'Auditorium comunale di San Domenico, in occasione della presentazione del libro 'Cocaina connection' del giornalista Orfeo Notaristefano.Levento, organizzato e curato dalla locale Pro Loco, andato oltre leducazione alla legalit, come tenere i giovani lontani dalle droghe, come combattere il traffico di stupefacenti,di questo e di molto altro si parlato durante l'incontro.
Vogliamo vivere in un Paese normale il grido lanciato da Fondi che ritrova in questo evento un rinnovato impegno contro la droga e tutte le mafie.
Numerose le figure di rilievo presenti ieri all'Auditorium:
Claudio Fazzone della commissione Giustizia del Senato, Luigi De Ficchy, magistrato, sostituto Procura Nazionale Antimafia e Bruno Frattasi, Prefetto di Latina. Ad illustrare i dati sulla diffusione del fenomeno droghe e sulle azioni di contrasto, sono stati gli interventi di Francesco De Santis, Capitano della Guardia di Finanza e Sergio Centanni, ambedue della Direzione Centrale Servizi Antidroga del Ministero dellInterno. Oltre ai capi distituto Maria Gina Marino, Preside Istituto di Istruzione Superiore Gobetti-Pacinotti e Anna Maria Masci, Preside Istituto Tecnico Commerciale de Libero, erano presenti il Questore di Latina Nicola DAngelo, il comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Leonardo Rotondi ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Giuseppe Colombi.
Il Sindaco Luigi Parisella ha portato il saluto della Citt alla fine dell'incontro il cui Moderatore stato Gaetano Orticelli, giornalista e Presidente della Pro Loco di Fondi.
LAuditorium era decisamente molto affollato, attiva la partecipazione degli studenti che hanno risposto attivamente all'appello del basta alla droga e a tutte le conseguenze devastanti formulando a loro volta numerose domande: Come si combatte la criminalit organizzata?; Quali sono i reali effetti delluso di droga?; Qual la situazione circa la criminalit in Provincia di Latina?; Come si vince la paura dellazione antimafia?
Sono solo alcuni degli interventi dei giovani attraverso i quali emerso un forte interessamento sulla questione.
Per De Ficchy: La mafia non ha dimensione limitata ed presente ovunque, comprando droga si partecipi dei mafiosi. La mafia non contro lo Stato, si infiltra nello Stato e ne parassita. La paura giunta ad un punto tale che si arriva a negare, nonostante levidenza. Chi inizia o fa uso di droga non ne pu uscire quando si vuole. Privilegiare un contrasto che miri al patrimonio dei mafiosi.
Per Fazzone: Tutto legato alla sete di denaro e va perseguito larricchimento indebito. Non giusto dire che le Forze dellOrdine vedono e non agiscono, vero il contrario. Tutti dobbiamo impegnarci, ognuno per la sua parte e non dobbiamo far finta di niente. Le organizzazioni malavitose riescono ad orchestrarsi meglio e ancor prima dello Stato. Si deve lavorare per ununica legislazione europea sullutilizzo del denaro. La politica chiamata a farsi carico di questa piaga, il problema c e va risolto con strumenti appropriati.
In seguito De Santis ha illustrato come si svolgono il traffico di droga e i flussi di denaro, ha poi tracciato un disegno degli effetti devastanti su coloro che ne fanno uso.
E' intervenuto poi il Prefetto Frattasi: Il libro di Notaristefano illustra bene questo mondo fatto di morte morale e fisica. La provincia di Latina prosegue - non immune dalle infiltrazioni mafiose e di spaccio, deve impegnarsi attraverso le forze sane e trovare nelle istituzioni lappoggio incondizionato.
Infine molto significative le parole di Notaristefano: Noi vogliamo vivere in un Paese normale. Il libro Cocaina connection indica ai tossicodipendenti alcuni percorsi per uscire dalla loro malattia. Chiede alla politica di fare fino in fondo la sua parte, con scelte e azioni positive per stroncare la criminalit organizzata, condizione di base per il riscatto economico e sociale del Mezzogiorno. Questo libro prosegue il giornalista - svela scenari inquietanti sulla connection tra droghe e mafie. Ma rafforza anche una profonda convinzione di molti di noi, impegnati per la legalit e per lo sviluppo del Sud: Le mafie sono ancora forti, ma si possono battere.
Un incontro ricco di figure di rilievo che hanno destato l'interesse dei giovani sviscerando un problema che ormai riguarda tutti da vicino. Pu dirsi estremamente positivo il bilancio della giornata.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 25/01/2008 Ore 14:58