Si tratta di due giornate all’insegna dell’arte e della cultura che rianimeranno in occasione della festività dell'Epifania, due importanti siti storico – archeologici del Parco dei Monti Aurunci nella città di Fondi: l'Abbazia di San Magno con l'antico mulino e la Chiesa di San Tommaso con il Chiostro di San Domenico. L'iniziativa ha visto oggi l’apertura straordinaria del Convento di San Domenico che rimarrà a disposizione dei visitatori fino alle 18.00, essi saranno accolti da guide esperte e soprattutto entreranno in un clima rarefatto e suggestivo sulle note del duo di chitarra e flauto che suonerà durante tutto l’arco della giornata. In contemporanea apertura fino 17.00 anche dell’Abbazia di San Magno e degli splendidi luoghi del complesso monastico appena restaurato, che saranno abbelliti dalle musiche di un duo di chitarra acustica. Inoltre alle ore 16.00, sempre presso l'Abbazia di San Magno si terrà l'esibizione del coro dei bambini del III Circolo di Fondi, scuola Giulia Gonzaga e poi tutti ad aspettare l’arrivo della Befana che quest’anno offrirà doni provenienti dal mercato equo e solidale della Bottega del Mondo Equatore. Alle ore 19.00, a sancire l’Epifania, si terrà questa volta presso la Chiesa di San Tommaso un concerto di musica classica con pianoforte, flauto e violino. Domani, invece, accompagnati dal suono delle zampogne di Monte San Biagio i visitatori potranno immergersi nella storia e nelle immagini di San Magno dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Sarà aperto al pubblico in un clima di festa anche il convento di San Domenico dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, mentre si esibirà un duo di chitarra acustica. Anche nella giornata di domani previste visite guidate. Il gran finale della manifestazione vedrà di scena sempre presso la chiesa di San Tommaso a partire dalle ore 19:00, il monologo teatrale dal titolo “I racconti di Fernando”, canti, cunti e guarattelle di e con Maurizio Stammati. Lo spettacolo, frutto di una ricerca sulle possibili interazioni tra il teatro di figura, il teatro d'attore e quello di strada, cerca attraverso la figura di un cantastorie di raccontare un'epoca, dagli anni prima del grande conflitto ai nostri giorni. Pulcinella, le sue lotte, i suoi sogni ed i suoi incubi, sono lo sfondo sul quale si snoda il racconto, ma nella storia fanno irruzione anche altri strambi personaggi. Il risultato è uno spettacolo divertente, a tratti grottesco con, a volte, sfumature malinconiche. Fernando detto "la montagna" per la sua mole, pescatore e panettiere, personaggio realmente esistito, è anche il pretesto per l'attore/autore di raccontare le sue tappe artistiche che, partendo dalla musica, approda prima al teatro di strada poi al teatro di ricerca ed infine a quello di figura. Dunque oggi e domani appuntamento a Fondi con la suggestione della storia e dell'arte.