Come da programma, il presidente della Regione Piero Marrazzo ieri stato a Fondi per sancire la cessione in comodato duso dellAbbazia di San Magno allArcidiocesi di Gaeta.A tal proposito il Governatore laziale ha sottoscritto un apposito protocollo dintesa con il neo Vescovo Fabio Bernardo dOnorio. Sar in particolare lordine dei cistercensi a curare la gestione del complesso, tenendo viva la struttura e creando una nuova comunit monastica nel sud pontino. Diverse le personalit presenti alla cerimonia. Oltre naturalmente al sindaco di Fondi Luigi Parisella, cerano, tra gli altri, Giovanni Ialongo e Giuseppe Marzano, presidente e direttore del Parco Aurunci, lente strumentale della Regione che ha gestito i lavori di recupero dellAbbazia; Raniero De Filippis, direttore del dipartimento ambiente della Regione che ha seguito liter dellintervento sin dallinizio, avvenuto nel 2000 su interessamento del senatore fondano Claudio Fazzone allepoca presidente del consiglio de La Pisana; e il presidente del Consorzio di Bonifica Lino Conti, ente direttamente coinvolto in alcuni lavori sul sistema idrico. Come noto, stata proprio la Regione a finanziare il corposo intervento di recupero del gioiello architettonico, dove stata fra laltro riportata alla luce parte di una chiesa medievale con uno straordinario ciclo di affreschi della vita di San Benedetto. Il presidente Marrazzo si detto pronto a sostenere il progetto di recupero anche per il futuro, con lobiettivo di creare sviluppo e occupazione proprio attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico del territorio. Allinterno dellabbazia previsto fra laltro un museo dellacqua, finalizzato al funzionamento permanente di un mulino medievale. Altro progetto la creazione del giardino dei semplici composto da piante di agrumi provenienti da tutto il mondo per assecondare la vocazione agricola della Piana di Fondi. Si tratta di un progetto che dovrebbe assumere la sua forma definitiva per il settembre 2008. Come gi anticipato in occasione della riapertura al pubblico avvenuta lo scorso 23 luglio, Regione e Parco dei Monti Aurunci hanno spiegato in particolare che sono stati definiti due nuovi lotti di interventi che andranno ad ultimare quanto gi realizzato. In particolare saranno completati la foresteria, il refettorio e le scale in pietra, sia interne che esterne. Inoltre prevista la realizzazione di alcuni alloggi e il restauro delle facciate del complesso. Infine, per rendere ancora pi suggestiva un'area dall'indiscutibile fascino, sar architettato un sistema di illuminazione, sia all'interno che allesterno delledificio ecclesiastico. L'Abbazia di San Magno, quindi, continua ad essere il centro nevralgico degli sforzi congiunti di diversi enti regionali e locali, il cui obiettivo primario quello di riportare il sito al suo antico splendore. A giudicare dai primi risultati, le prospettive sono rosee visto che in questi mesi stata registrata la presenza di migliaia di visitatori. Secondo gli esperti dellarcheologia cristiana e soprattutto dellarte pittorica medievale, le scoperte dellabbazia di Fondi sono, daltronde, tra le pi sensazionali e interessanti degli ultimi cinquantanni. Finora sono stati impegnati oltre tre milioni di euro per recuperare un complesso monastico risalente al quinto secolo dopo Cristo, le cui strutture architettoniche erano in molte parti crollate per incuria e abbandono o stavano letteralmente scomparendo sotto giganteschi rovi. Allabbazia si interessata ultimamente anche lUnesco lOrganizzazione delle Nazioni Unite per lEducazione, la Scienza e la Cultura - che starebbe vagliando la possibilit di inserirla, insieme ad altri monumenti del sudpontino, nel cosiddetto patrimonio dellumanit.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 18/12/2007 Ore 14:59