Durissima replica da parte del Sindaco di Fondi Luigi Parisella dopo le accuse di abusi e illegalit rivolte allamministrazione comunale nel corso di un incontro pubblico organizzato dal Partito Socialista.Evocare battaglie per la legalit stato quantomeno singolare se non farsesco, visto che la riunione tenutasi sabato scorso al Salto stata la ripetizione ormai stanca e noiosa di comportamenti e di accuse prive di ogni fondamento, che risentono di un isolamento politico decretato ormai da circa un decennio dalla stragrande maggioranza dei cittadini ha commentato seccamente il sindaco forzista. Intanto ha spiegato Parisella - occorre dire che, se c stato un lungo arco di tempo in cui il nostro territorio stato oggetto di colate di cemento e di diverse lottizzazioni che hanno privatizzato la fascia costiera e deturpato la stessa duna con muri di contenimento direttamente sullarenile, questo da imputare alle amministrazioni di centro-sinistra prima e di sinistra dopo, le quali hanno sempre visto presente proprio il partito socialista, anche con funzioni di guida. Suscita inoltre profonda meraviglia prosegue il sindaco - che a parlare di legalit in tale convegno siano stati esponenti politici e addirittura professionisti impegnati sia a sostenere interessi privati incompatibili con quelli della collettivit sia a contrapporsi alla vera battaglia per la legalit che in questi anni lamministrazione di centro-destra sta sostenendo a difesa del rilevante patrimonio del demanio civico di Selva Vetere. Unazione coerente e costante la cui legittimit, sottolinea il Sindaco, stata finora sancita da tutte le sentenze dei vari organi giudicanti: dal Commissariato Usi Civici al Tribunale Ordinario, dal Tribunale Amministrativo al Consiglio di Stato. Relativamente alla questione degli usi civici, uno degli argomenti oggetto delle accuse dei Socialisti, il sindaco evidenzia che la natura civica del comprensorio di Selva Vetere da ritenersi indubitabile, visto che la demanialit consacrata dalla sentenza della Corte di Appello di Napoli del 1874, come confermato recentemente anche nella perizia del geometra Benedetti, consulente tecnico dufficio nominato dal Commissario agli Usi Civici del Lazio, Carletti. A proposito degli abbattimenti effettuati e previsti nella stessa zona, il sindaco di Fondi dice che allonorevole Claudio Bucci, presente alla riunione quale presidente della Commissione Ambiente della Regione, i socialisti locali avrebbero fatto bene a domandare perch proprio la Regione si rivolta allAvvocatura dello Stato per tentare di ostacolare lopera di bonifica sul demanio di Selva Vetere da parte del Comune; senza fra laltro tener presente che la questione della qualit dei terreni cosa ben diversa da quella relativa alla esecuzione delle ordinanze di demolizione delle opere abusivamente realizzate su di essi, e che la legge urbanistica, da applicare rigorosamente tanto pi sulle aree di particolare pregio, prescinde dalla natura dei terreni. Secondo Parisella i socialisti di Fondi avrebbero dovuto inoltre chiedere spiegazioni allo stesso consigliere Bucci della palese violazione, da parte del Presidente della giunta regionale Marrazzo, della legge istitutiva dei Parchi e delle Aree Protette, in merito alla mancata preventiva concertazione con gli Enti territorialmente interessati circa listituzione del Monumento Naturale del Lago di Fondi, decisa invece con un decreto presidenziale calato dallalto. Cosi come dice sempre lesponente di Forza Italia - i socialisti avrebbero avuto il dovere di chiedere allonorevole Bucci spiegazioni sulla violazione del protocollo dIntesa sul cosiddetto Progetto Latina, firmato dallo stesso Presidente Marrazzo, che sanciva la scelta del capoluogo pontino quale area da destinare al terzo scalo aeroportuale del Lazio poi localizzato invece a Viterbo con la giustificabile indignazione dellintera provincia pontina. La verit conclude il sindaco Parisella che questa amministrazione comunale impegnata da sempre nel rispetto delle regole, della legalit e della difesa dei diritti collettivi, come testimoniato dai coerenti atti messi in opera in questi anni. I venditori di fumo, abituati a lanciare campagne diffamatorie dettate esclusivamente dal piegare i fatti oggettivi alla strumentalizzazione politica, continueranno a restare emarginati e sempre pi isolati dal contesto socio-economico e culturale della citt. La quale ha invece bisogno di risposte e soluzioni che proprio la parte politica che ha promosso il convegno di sabato scorso, insieme con i suoi alleati alla Regione Lazio, continua a disattendere e a compromettere.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 04/12/2007 Ore 14:45