Proteste da parte di diverse persone residenti nella zona di San Vito a Monte San Biagio per il progressivo prosciugamento dei loro pozzi privati.Un fenomeno dovuto, a quanto sembra, a due pozzi profondi 220 metri utilizzati da Acqualatina, la societ pubblico-privata che come noto gestisce il servizio idrico integrato nel nostro comprensorio. Entrati in funzione circa sei anni fa, i due pozzi alimentano in pratica tutta Monte San Biagio, visto che solo la zona del cosiddetto Lungoferrovia riceve invece lacqua dalla condotta proveniente dalla sorgente fondana di Mola di Vetere. Che i pozzi di San Vito rischiassero di abbassare il livello delle falde acquifere sottostanti era apparso daltronde evidente sin dalla loro attivazione. Inizialmente attingevano, infatti, 27 metri cubi al secondo, poi ridotti agli attuali 15 per evitare disagi pi gravi. Una quantit evidentemente ancora eccessiva, che poterebbe essere ridotta utilizzando altri 5 pozzi realizzati ben 30 anni fa, con un finanziamento dellallora Cassa del Mezzogiorno, nellaltra frazione monticellana di Vallemarina. Una soluzione solo teorica, perch al momento lacquedotto di questa frazione, finanziato dalla Comunit Montana, risulterebbe ancora incompleto. Alleggerendo i due pozzi di San Vito dallonere della fornitura per Vallemarina, il prelievo non toglierebbe insomma troppa acqua ai pozzi artesiani dei privati. Per lo stesso motivo si inoltre praticamente prosciugata una piccola cascata che negli anni passati era motivo di attrazione, facendo da sfondo a varie manifestazioni pubbliche. Lintera area circostante stata contemporaneamente abbandonata a se stessa visto che lattuale scenario costituito da panchine e tavoli distrutti, rifiuti ovunque e lantica cabina di pompaggio trasformata in una sorta di discarica. Esiste un progetto del Consorzio di bonifica del Sud pontino per la sistemazione della cabina, mentre lintera area rientra nella perimetrazione dellistituendo Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi. Per il momento per la cascatella resta desolatamente senzacqua e nel degrado, tra lapparente disinteresse del Comune e di tutti gli altri Enti teoricamente deputati ad intervenire.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 20/11/2007 Ore 14:52