Resta in primo piano, in provincia di Latina ed in particolare proprio nel nostro comprensorio, il dibattito politico sul cosiddetto Atto aziendale della ASL e sulla situazione sanitaria pi in generale.La conferenza provinciale della sanit tenutasi marted scorso sarebbe dovuta servire ad esprimere un parere da parte dei sindaci dei comuni pontini sul documento col quale, in sostanza, si organizzano annualmente servizi e strutture nei nosocomi e nel territorio. Come ormai noto, la riunione si per conclusa con le proteste dei sindaci del centrosinistra e l'abbandono dell'aula dei primi cittadini del centrodestra che avrebbero voluto un ulteriore rinvio per avere il tempo di formulare osservazioni ed emendamenti. Una richiesta ritenuta pretestuosa dalla dirigenza ASL che, ricordando come il termine del 30 ottobre fosse di fatto irrevocabile e come il documento fosse visionabile da oltre tre mesi, ha dunque presentato latto in Regione senza il parere della conferenza, comunque non giuridicamente vincolante. Questa decisione ha scatenato le ire di molti sindaci della Casa delle Libert ed in particolare proprio di quello di Fondi Luigi Parisella. Indisponibile ad ogni proposta avanzata da me e dagli altri colleghi del centro-destra con la chiara intenzione di evitare una nociva contrapposizione sullAtto aziendale, la direttrice generale della ASL Ilde Coiro ha preteso di imporre una sorta di dicktat, snobbando in maniera grave la legittimit della rappresentanza istituzionale della stragrande maggioranza della popolazione provinciale ha fra laltro dichiarato il primo cittadino fondano. La nostra proposta di rinviare di alcuni giorni la Conferenza dei Sindaci per valutare alcune indicazioni di modifica, peraltro gi presenti nel precedente Piano triennale adottato dallex manager Ernesto Petti, ha riscontrato indifferenza e ingiustificata chiusura da parte della manager ASL che non ha esitato alcun istante nel trasmettere alla Regione Lazio lAtto aziendale pur privo del prescritto parere della Conferenza dei Sindaci ha proseguito il rappresentante fondano di Forza Italia, aggiungendo che ci rappresenta un atto gravissimo, ancorch dal punto di vista tecnico-istituzionale, sotto laspetto dellumiliazione dellistituto della rappresentanza democratica che caratterizza e distingue ogni moderno stato di diritto e di democrazia liberale. Secondo Parisella, che ricorda come tale questione si inserisca fra laltro in una politica sanitaria regionale che continua progressivamente a penalizzare in particolare proprio lospedale di Fondi, il dialogo costruttivo instaurato con il precedente manager Petti stato improvvisamente disperso e malamente reciso da parte della dottoressa Coiro, visto che la speranza affiorata nei primi incontri avuti dopo la sua nomina a manager dellASL dI Latina svanita man mano che dalle promesse occorreva passare agli atti deliberativi. Il sindaco di Fondi chiede pertanto alla direttrice generale della ASL, e contestualmente alla Regione, di cambiare la linea di condotta finora adottata, in maniera tale da non aggravare i gi pesanti disagi organizzativi della sanit comprensoriale e da evitare lesplosione di un malessere gi abbastanza diffuso non solo tra la cittadinanza ma anche tra gli operatori del settore. Nello specifico Parisella chiede al presidente della giunta regionale Marrazzo e alla dottoressa Coiro di voler sospendere ogni provvedimento conseguente allinvio dellAtto Aziendale privo dellobbligatorio parere dei sindaci e di rimettere la decisione conclusiva alla conferenza provinciale che, in qualche maniera a sorpresa, il sindaco di Latina Zaccheo, nella sua qualit di presidente, ha nuovamente convocato per venerd prossimo 9 novembre.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 05/11/2007 Ore 14:27