Da ieri la sede di Fondi del CREIA, il Centro Regionale di Educazione e Informazione Ambientale, ospita 377 testuggini terrestri. Sono esemplari provenienti da un sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza di Latina nel corso di alcune operazioni sul commercio internazionale di animali in via di estinzione.A dare la notizia, stato lassessore allambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti. Dintesa con la Procura della Repubblica di Latina ha spiegato - le tartarughe sono custodite in unarea presso la tenuta di Villa Placitelli di Fondi, appositamente allestita dal personale del CREIA, in collaborazione con il Parco Naturale dei Monti Aurunci. Si tratta di 13 esemplari di Testudo marginata e 364 tra Testudo hermanni hermanni e Testudo hermanni boettgeri. Laffidamento di queste specie, che si accingono ad entrare in letargo, stato deciso dopo un sopralluogo che ha messo in evidenza lidoneit e le favorevoli condizioni climatiche dellarea, che garantiscono appunto sia la custodia giudiziale sia il loro benessere. Mi congratulo con la Procura della Repubblica di Latina e col personale del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Latina ha proseguito lassessore Zaratti - che hanno permesso questa importante operazione. In attesa degli esiti del procedimento penale, lAssessorato allAmbiente, attraverso le sue strutture Regionali, oltre a custodire gli esemplari sequestrati, si far carico di promuovere tutte le azioni educative e divulgative necessarie per far conoscere meglio queste specie, la loro importanza ecologica e i rischi di estinzione che corrono. Il tutto per contribuire alla loro conservazione e allinformazione della convenzione Cites. Dopo lesito del procedimento giudiziario - conclude Zaratti - la direzione scientifica del Creia di Fondi ha proposto la promozione di un progetto di reintroduzione degli esemplari di testuggini nelle aree protette del sud pontino, come il Parco Naturale dei Monti Aurunci, il Parco della Riviera di Ulisse e il Monumento Naturale del Lago di Fondi, dove in alcuni casi i frequenti incendi hanno compromesso la sopravvivenza delle popolazioni esistenti e dove comunque sussistono ancora le condizioni ideali per la loro diffusione.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 16/10/2007 Ore 14:06