Da parte dell'opposizione malumori, che si sono concretizzati nell'astensione dalla riunione di alcuni consiglieri del direttivo Pro Loco, un atteggiamento che evidenzierebbe, ancora una volta, sostiene il consigliere Pernarella, l'impossibilità di dialogare con una maggioranza, ovviamente quella del direttivo stesso, chiusa a riccio, che al dialogo preferisce affidarsi ai soli numeri per prendere autonomamente decisioni. A seguito delle dimissioni di Cardinale, peraltro con motivazioni ancora incomprensibili, continua risentito il consigliere, ha avuto luogo una mera corsa ad incarichi, che non ha tenuto conto delle attitudini e delle capacità di ognuno. Tempestiva è stata la replica di Antonio Giordano alle dure accuse rivoltegli dal suo collega in merito, soprattutto al presunto atteggiamento di chiusura ostentato dal consiglio direttivo: «In primo luogo- precisa il neo presidente- le dimissioni di Francesco Cardinale dalla carica di Presidente della Pro Loco sono motivate da ragioni strettamente personali, che non è opportuno rendere di dominio pubblico. Quanto poi alla querelle per l'elezione degli organi dell'attuale Consiglio Direttivo – ricorda il presidente – l'elezione del Consiglio e dei suoi organi sono pienamente legittime e, come prevede il vigente Statuto, il presidente e il vice presidente sono eletti a scrutinio segreto dai membri del consiglio direttivo».