La bozza di disegno di legge presentata da Linda Lanzillotta, ministro degli affari regionali, lascerebbe fuori dalla XXII Comunit Montana i Comuni di Terracina, Sperlonga e forse anche Fondi.L'ente comprende attualmente, insieme ai tre Comuni rivieraschi, anche quelli di Monte San Biagio, Campodimele e Lenola, che ne ospita la sede. Tuttavia solo questi ultimi risponderebbero ai requisiti previsti dalla nuova proposta di legge: per far parte di una Comunit montana, infatti, i Comuni devono possedere un territorio, pari almeno all'80 % della superficie totale, al di sopra dei 600 metri di quota oppure, in alternativa, solo il 50% del totale, ma con un dislivello minimo del territorio stesso di almeno 600 metri. Resterebbero invece fuori Sperlonga, Terracina e, probabilmente anche Fondi, sebbene quest'ultima possa vantare una fascia collinare abbastanza ampia. Tale documento cancellerebbe, in definitiva, la cosiddetta Legge della Montagna, del 1999, con la quale la Regione Lazio, all'epoca amministrata dalla giunta Badaloni, procedette al riordino delle Comunit Montane, frammentandole in piccoli enti su base regionale. Tra questi la XXII Comunit Montana si distingueva gi allora per una peculiarit: essa infatti risultava caratterizzata dalla prevalente presenza, quanto ad estensione territoriale, di Comuni rivieraschi. In base al nuovo disegno di legge il numero dei Comuni scenderebbe da 4200 a 2000, con il conseguente sensibile ridimensionamento della spesa pubblica di almeno 80 milioni di euro ed una riduzione del 30% del numero degli enti montani. contemplata, tuttavia, la possibilit che i termini previsti dalla nuova proposta di legge siano preceduti, nel Lazio, da un provvedimento della giunta Marrazzo, come ha dichiarato l'assessore agli affari istituzionali Fichera, che sostiene l'urgenza di una verifica per quelle Comunit la cui presenza oggi, a distanza di 35 anni, non pi giustificabile. Si attende ora che il documento superi l'esame della Conferenza Stato-Enti locali, per poi passare nuovamente al vaglio del Consiglio dei Ministri e infine del Parlamento.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 19/07/2007 Ore 14:38