Pubblicato ieri, 18 Luglio, l'ultimo rapporto di Legambiente relativo al preoccupante fenomeno dei roghi dolosi, problema che si ripresenta puntualmente ogni estate in tutta la sua gravit.Nonostante sia stato approntato un piano di prevenzione incendi e di intervento, le porzioni di territorio devastate dalle fiamme si mantengono estese. Gi in primavera l'amministrazione provinciale, illustrando il programma delle operazioni di prevenzione e spegnimento che sarebbe stato seguito nel corso di questa estate, aveva avvertito che l'insufficienza dei fondi avrebbe imposto di circoscrivere le operazioni di monitoraggio alle zone ritenute pi a rischio. Tuttavia dati raccolti da Legambiente, nonostante le misure cautelari adottate, denunciano una situazione allarmante, per la quale le strategie preventive si sono dimostrate inadeguate. In particolare Latina campeggia nella lista per il numero di incendi pi alto di tutto il Lazio, ben 728 tra il 2003 e il 2006, con 9405 ettari bruciati, contro i 2589 ettari di Roma, che registra nello stesso periodo 284 incendi. Allarmante anche la situazione di Frosinone nel medesimo triennio, con 372 incendi ed un totale di 4175 ettari di territorio devastati. Nonostante tutto la regione Lazio rimane la pi controllata d'Italia e questo dato trova riscontro nella riduzione del numero degli ettari incendiati, passati dai 3200 del 2005 ai 1992 del 2006. Resta tuttavia preoccupante la realt degli incendi di matrice dolosa e speculativa che coprono il 60% del totale. Il fenomeno potrebbe essere se non eliminato, comunque ridotto togliendo la possibilit di speculare sulla gestione delle aree bruciate o, ancora, favorendo la tutela delle aree boschive anche ai fini della promozione e valorizzazione delle aree interessate. I dati emersi inducono ad adottare dei provvedimenti, dal momento che una strategia vera e propria, sottolinea il presidente Legambiente Lazio, non mai stata pianificata in modo meticoloso.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 19/07/2007 Ore 14:36