Proseguono gli accertamenti sulla drammatica morte del fabbro 59enne di Fondi, avvenuta allalba di gioved, dopo due giorni di agonia, a seguito di una fatale caduta da unimpalcatura.Nella mattinata di oggi stata effettuata lautopsia sulla sua salma presso lobitorio di Viterbo, nel cui ospedale cittadino luomo era stato era stato ricoverato nella serata di luned scorso. Al momento non dato sapere con esattezza lesito dellesame medico-legale disposto dalla Procura della Repubblica di Latina. Indiscrezioni non confermate ufficialmente riferiscono comunque di una probabile emorragia interna provocata dalla tragica caduta sul pavimento in cemento dellabitazione di via Ripa in cui lartigiano stava riparando una serranda in ferro. Domani, domenica 3 dicembre, si dovrebbero intanto svolgere i funerali dello sfortunato fabbro. Tranne imprevisti dellultimora, le esequie dovrebbero tenersi alle 11e30 presso la chiesa di Santa Maria. Come ampiamente riferito nelle precedenti edizioni del nostro tg, tra le ipotesi pi accreditate per spiegare la disgrazia c quella di unimprovvisa rottura di una delle molle della serranda che luomo stava riparando. La spirale in acciaio sarebbe in pratica schizzata sul volto dello sfortunato artigiano facendogli perdere lequilibrio e facendolo rovinare a terra da unaltezza di circa due metri e mezzo. Una ricostruzione che ha, per, ancora bisogno di riscontri. Intanto la vicenda potrebbe arricchirsi di un nuovo filone di indagine. Lassenza di un posto disponibile nei reparti di rianimazione di Formia e Latina, e addirittura in tutti gli ospedali di Roma, ha reso necessario il trasferimento del 59enne fondano, come detto, nel lontano ospedale di Viterbo. A tal riguardo gli inquirenti sarebbero intenzionati a verificare se sono stati rispettati gli specifici protocolli di emergenza sanitaria e se le ore trascorse dal momento dellincidente al ricovero nel nosocomio nord-laziale abbiano in qualche maniera favorito il decesso.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/12/2006 Ore 14:38