Una manovra da 5 milioni e mezzo di euro, di cui un milione e mezzo destinati alla cosiddetta sussidiarietà a favore dei piccoli comuni, delle strade rurali e della raccolta differenziata dei rifiuti; quasi un milione e 100mila euro per la solidarietà e dunque per interventi a favore delle fasce sociali più deboli; un milione e 700mila per la sicurezza stradale; e i restanti 800mila circa finalizzati, in particolare, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e al potenziamento dei laboratori didattici. Il Presidente Cusani ha sottolineato che non ci sono stati aumenti di tasse e contributi a pioggia, e che la Provincia di Latina rientra pertanto a pieno titolo tra i pochi enti locali d’Italia che abbiano rispettato il Patto di stabilità e di crescita. Critiche però dal centrosinistra, soprattutto per gli interventi a favore delle fasce più deboli che prevedono, in pratica, appena 50 euro a favore di circa 20mila anziani che vivono con la pensione minima. Accolti comunque due emendamenti della minoranza che destinano 100mila euro ciascuno per il sostegno alla maternità e per i minori vittime di abusi. Nel corso della seduta del Consiglio provinciale, protrattasi per ben cinque ore, l’opposizione è inoltre tornata a contestare la scelta del presidente Cusani di non prendere parte al tavolo di concertazione con il la Regione Lazio in programma stamani proprio a Latina. Cusani ha replicato difendendo la decisione e dicendosene orgoglioso in quanto la Regione continua a propagandare la concertazione, ma in realtà ignora le esigenze del territorio pontino al quale non ha destinato alcuna risorsa finanziaria di rilievo.