E stata quasi sicuramente uninfezione cronica ad uccidere il 65enne fondano morto nella mattinata di sabato scorso nel reparto di rianimazione del San Filippo Neri di Roma dopo sei mesi di andirivieni in vari ospedali.E quanto sarebbe emerso dallautopsia eseguita ieri presso lobitorio di Tor Vergata dai professori Giovanni Arcudi e Filippo Milano incaricati dal sostituto procuratore di Latina Giancarlo Ciani, titolare della relativa inchiesta aperta dopo la denuncia-querela presentata dai familiari della vittima. La moglie e i cinque figli del defunto sono infatti convinti che il decesso potesse essere evitato e che sia comunque stato favorito dai comportamenti, ritenuti omissivi e negligenti, in particolare di due medici. Un gastroenterologo di Fondi che nel maggio scorso, presso il suo ambulatorio, sottopose luomo ad unordinaria colon-scopia e un chirurgo di una clinica privata di Formia che nelle 24 ore immediatamente successive oper per ben due volte il 65enne a causa di una presunta perforazione dellintestino causata a quanto pare dalla cattiva esecuzione proprio dellesame diagnostico. Lesame autoptico eseguito ieri, alla presenza fra laltro dei consulenti di parte dei familiari e dei due medici indagati per omicidio colposo, durato ben quattro ore ed risultato alquanto complesso per via delle sei operazioni chirurgiche subte dal 65enne nel corso degli ultimi mesi. Anche se, come detto, sarebbe stata confermata uninfezione cronica come causa del decesso, ovviamente presto per avere certezze pi esaustive. I patologi incaricati dalla Procura hanno effettuato i prelievi di rito da organi e tessuti e nei prossimi giorni procederanno ai relativi esami istologici e di laboratorio. Oggi alle 15.30, intanto, presso la Chiesa di San Pietro a Fondi, lestremo saluto allo sfortunato, nato a Sperlonga ma da anni residente a Fondi dove svolgeva lattivit di mediatore presso il MOF.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 23/11/2006 Ore 14:46