Venanzio? Comandava al Mof prima dellarrivo di Costantino Pagano. Parola di Gianluca Costa. Arrestato per associazione mafiosa e detenzione di armi il 10 maggio dello scorso anno nellambito delloperazione Sud Pontino, entrato in un programma di protezione provvisorio a seguito delle sue rivelazioni (ha iniziato a collaborare con la giustizia il 5 agosto 2011), stato ascoltato ieri in qualit di testimone nellambito del processo Damasco 2.Un teste del Pm Maria Cristina Palaia, ammesso dal collegio presieduto da Lucia Aielli dopo richiesta di integrazione probatoria. Lesame si aperto con le domande del pubblico ministero in merito ai rapporti con Costantino Pagano, persona ritenuta appartenente alla camorra ed arrestata con lo stesso Costa e i DAlterio di Fondi. Costa, collegato con laula del Tribunale di Latina in video-conferenza ed assistito dallavvocato Alessandro Catamano, ha riferito di aver lavorato dal 2001 al 2004 e dal 2006 al 2007 come trasportatore autonomo di ortofrutta sottostando per alle regole di Pagano. Regole che gli avrebbero imposto di occuparsi esclusivamente della tratta Fondi-Sicilia, perch per la Calabria ci pensava lo stesso Pagano con i DAlterio. Costa avrebbe voluto cambiare tragitto almeno nel periodo estivo perch dalla Sicilia si risaliva a Fondi con i camion vuoti e quindi la tratta non era pi conveniente. Ma appunto non gli era stato possibile nonostante fosse amico di vecchia data di Pagano, per altro padrino di sua figlia. E fin qui lesperienza diretta di Costa. Poi il collaboratore di giustizia ha fatto riferimento a Venenzio Tripodo e a Franco Peppe. Del primo ha detto di averlo sempre sentito nominare e di non averlo mai conosciuto anche se poi ha fornito la descrizione di una persona che era intervenuta in una discussione (a seguito di un piccolo incidente al Mof per un bancale di finocchi caduto) per difenderlo e che successivamente Pagano gli aveva riferito che fosse Venanzio. Quel Venanzio che, a dire del pentito, avrebbe organizzato la truffa dei fratelli Domicoli ai danni degli imprenditori del Mof. Uninformazione ricevuta da Maurizio Domicoli, suo compaesano di Gela. Una verit in contrasto con una precedente dichiarazione di un altro pentito, Carmelo Barbieri, esponente di Cosa Nostra, che della truffa disse che Venanzio gli aveva chiesto di intercedere presso i Domicoli affinch lasciassero in pace i fondani. Quel Venanzio la cui presenza, secondo Costa, indicava lazienda di Franco Peppe presso la quale caricare la merce. Pagano mi diceva - ha dichiarato il collaboratore di giustizia - vai al Mof e carica tot quantitativi di bancali da Peppe, dove sta Venanzio. E ancora ha riferito di aver appreso notizie su Venanzio, sul suo legame con la ndrangheta, sulla sua potenza al Mof, mentre stava dal barbiere con Salvatore Condosi, ex socio di Pagano. Ieri il pentito ha aggiunto moltissimi altri elementi inerenti la vicenda giudiziaria dei DAlterio e pi in generale linchiesta antimafia denominata Sud Pontino. Ma sui nomi di Fondi si confuso. Pepe al posto di Peppe e ancora Tripodio al posto di Tripodo. Dettagli? Numerosissime le contestazioni delle difese. Il controesame partito con lavvocato Maria Antonietta Cestra, difensore di Venanzio Tripodo. Mi sa dire - ha chiesto al teste - in che cosa consisteva il ruolo di comando di Venanzio al Mof? Come comandava Venanzio Tripodo?. Non posso rispondere a questa domanda - ha detto Costa - cos come non ho potuto rispondere al Pm perch non lo so, direi una bugia, ribadendo di aver appreso da altri di Venenzio. E vero o non vero che Pagano diceva di Venenzio opisciaturo?. Ma la domanda della Cestra ha scatenato un forte vociare. Incalzanti le domande dellavvocato Giovanni Pesce, difensore di Peppe, che ha contestato al teste alcuni passaggi delle precedenti dichiarazioni rese davanti alla Dda di Roma e di Napoli. Contestazioni che hanno portato il testimone a dichiarare a distanza di pochi minuti il contrario di quello appena detto. E cos i finocchi diretti a Gela si fermano ad Aversa, la persona indicata su foto segnaletica che nel verbale della Dda risultava Venanzio poi diventa Peppe o viceversa. Fino a dire di non aver mai visto n Peppe n Tripodo.
Si torna in aula il 3 giugno con lesame dellimputato Riccardo Izzi.
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a cura di R. Cammarone - La Provincia
pubblicato il 27/05/2011 Ore 12:54