Annullata la confisca dei beni dei DAlterio, disposta dal Tribunale di Latina al termine del processo Lazialfresco, relativo a un traffico di droga con snodo principale a Fondi.La IV sezione della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dallavvocato Maria Antonietta Cestra e disposto la restituzione del patrimonio di cui erano stati privati Giuseppe DAlterio, detto Peppe o marocchino, i figli Armando e Luigi, e la moglie Anna Milazzo. Ai DAlterio erano stati confiscati conti correnti, immobili e terreni, tra Formia e Fondi, in quanto ritenuti provento di attivit illecite. Lavvocato Cestra, nellappello presentato alla Corte di Appello di Roma, aveva contestato il provvedimento, sia nella forma che nel merito. La III sezione della Corte dAppello di Roma, esaminando gli appelli contro la confisca presentati sia da Giuseppe DAlterio e Anna Milazzo che dagli altri imputati in Lazialfresco Fabio Criscuolo e Gino Stravato, aveva poi stabilito che il ricorso per Cassazione rappresentava lo strumento processuale utilizzabile per rimuovere gli effetti di un provvedimento che, per la singolarit e la stranezza del suo contenuto, deve essere considerato avulso dallintero ordinamento giuridico. Trasmessi gli atti alla Suprema Corte, il ricorso presentato dallavvocato Cestra per i DAlterio stato ora accolto. La famiglia fondana di autotrasportatori non pu per ancora tornare in possesso dei beni confiscati, essendo intanto rimasta coinvolta nelloperazione dellAntimafia denominata Sud Pontino, in quanto ritenuta legata ai Casalesi per il controllo del Mof, ed avendo subito a margine di tale inchiesta un altro sequestro del patrimonio.
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a cura di C. Pistilli - La Provincia
pubblicato il 30/04/2011 Ore 12:52