Il convegno Progettare lo sviluppo della citt, in programma per oggi pomeriggio, riporta alla mente un incontro di cinque anni fa cui partecip Francesco Brancaccio, architetto allora incaricato dallamministrazione comunale per lelaborazione di un documento preliminare dindirizzo per la redazione di una variante generale al Piano Regolatore. Un parallelo che finisce qui. Si spera. Perch cinque anni fa quel primo passo fin a dir poco male.A febbraio 2007 quella relazione preliminare di Brancaccio fu approvata dal consiglio, ma le opposizioni fecero notare che in realt si trattava di un copia e incolla del medesimo atto approvato per la citt di Viterbo nel 2003. E Brancaccio dal Comune prese 50mila euro, per la maggioranza. 70mila, secondo le opposizioni. Tanto che da allora di nuovo Piano Regolatore Generale a Fondi non se ne parla. Il Prg di Fondi datato 1973. In 36 anni la citt cambiata, cresciuta in maniera esponenziale. Il tutto a colpi di varianti. Non si sbaglia se si definisce lo sviluppo urbanistico della citt disordinato. Basta osservare la situazione del quartiere Spinete, vero esempio di edilizia selvaggia. Dove le centinaia di appartamenti realizzati non sono accompagnati da un adeguato sviluppo dei servizi primari. Naturalmente approvare una variante generale al Prg non cosa semplice, ma in un posto come Fondi necessaria. In provincia ci sono comuni messi peggio, privi di Prg, altri con piani adottati negli anni '60. Quelle, per, sono per lo pi realt piccole e che non hanno conosciuto una crescita pari a quella di Fondi.
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a cura di R. Antonilli
pubblicato il 27/04/2011 Ore 12:40