Il dibattito ormai annoso sulla necessità di razionalizzare il plateatico, nel rispetto non solo delle esigenze dei commercianti ma anche delle centinaia di residenti alle prese con problemi di inquinamento acustico e ambientale oltre che di igiene e sicurezza, è stato alimentato nuovamente nelle ultime ore da due distinti e discordanti interventi da parte, rispettivamente, del presidente della Confcommercio fondana Vincenzo Mangione e del dirigente provinciale delle ACLI, Aldo Lauretti.
Il cavalier Mangione esprime fondamentalmente soddisfazione per la soluzione trovata e ringrazia il neo assessore comunale al commercio Pierluigi Avallone per il senso di responsabilità e la sensibilità manifestata nella mediazione con gli ambulanti.
Un’azione ritenuta provvidenziale che ha evitato il tanto temuto smembramento delle bancarelle e che ha permesso al mercato domenicale di rimanere, come richiesto dai commercianti, nella zona centrale della città, vale a dire in viale Regina Margherita, via Ponte Nuovo, Via Gioberti e via Aspri oltre che, almeno per ora, anche in piazza De Gasperi.
“Siamo grati all’assessore Avallone per la preziosa opera di conciliazione” ha spiegato il presidente fondano della Confcommercio che è tornato a sottolineare come della permanenza in centro del mercato domenicale continueranno a beneficiare anche le numerose attività commerciali a posto fisso della zona.
Assai diverso, invece, l’esame della situazione prospettato da Aldo Lauretti, come detto dirigente provinciale delle ACLI, le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani.
L’ex esponente repubblicano, vicino al centrosinistra nelle tornate elettorali della primavera scorsa, denuncia il mancato superamento delle difficoltà legate alla collocazione provvisoria delle bancarelle e chiede di superare quanto prima le soluzioni tampone alle quali ci si continua ad affidare.
Secondo Lauretti, che nei primi anni novanta ricoprì l’incarico di assessore comunale proprio al commercio, gli ambulanti sarebbero in particolare alle prese con l’assoluta incertezza degli spazi assegnati oltre che con una massiccia presenza di abusivi.
“Basta farsi una passeggiata tra le bancarelle – dice il dirigente ACLI – per rendersi conto delle decine di venditori occasionali che sono privi di licenza, che spesso forniscono documenti falsi e che comunque occupano senza alcun diritto gli spazi comunali”.
Lauretti chiede pertanto maggiori controlli da parte della polizia municipale e, relativamente alle specifiche competenze, anche da parte delle altre forze dell’ordine.
Sempre a proposito del mercato domenicale restano inoltre aperte la questione del mancato rispetto, da parte di alcuni operatori, dell’orario di chiusura delle bancarelle, teoricamente fissato alle quattordici, e quella dell’inosservanza della normativa che obbliga gli stessi commercianti a raccogliere in un punto definito dello spazio assegnato, e non a lasciarli sparsi in giro, i rifiuti solidi, in particolare scatoloni di cartone, connessi alla loro attività di vendita.