Confronto sempre aperto sul cosiddetto Monumento Naturale del lago di Fondi, larea protetta istituita dalla Regione Lazio tra i consensi della sinistra e di varie associazioni ambientaliste, ma tra le aspre proteste delle amministrazioni poliste della Provincia e del comune di Fondi oltre che di centinaia tra proprietari terrieri, pescatori e, in primo luogo, cacciatori.A riconoscere, almeno parzialmente, la fondatezza delle lamentele del mondo venatorio - che si sente praticamente espropriato di oltre 400 ettari di territorio, da decenni utilizzati per la pratica della caccia , in qualche maniera a sorpresa, il circolo fondano della Margherita. Il partito, presieduto a Fondi da Crescenzo Fiore e rappresentato in consiglio comunale da Paolo Giardino, riconosce limportanza del provvedimento voluto dalla maggioranza di centro-sinistra regionale, ma chiede che il Monumento Naturale non si trasformi in una limitazione che non tiene conto della storia e delle tradizioni e che alimenta spaccature tra le diverse istanze sociali. Da qui la disponibilit, come detto, nei confronti dei cacciatori che secondo la Margherita devono essere attentamente ascoltati poich rappresentano una parte importante delle nostre tradizioni. A tal proposito viene proposta lindividuazione di specifiche aree, denominate marginali, da riservare alla caccia ed individuate nella zona che va dal contro-fosso del Lago di Fondi sino al collettore delle acque basse del consorzio di bonifica; in quella di Quarto Iannotta-Alfieri; e in quella del pantano Grande di Monte San Biagio.
Non chiaro se queste aree rientrino nel Monumento Naturale gi operativo, il cui decreto istitutivo dovrebbe dunque essere modificato, o se invece la Margherita si riferisca al pi ampio progetto di Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, ancora in fase di studio, di cui il Monumento naturale solo una modesta porzione.
Proprio a proposito del Parco lo stesso partito di Rutelli propone lelaborazione di una sorta di piano regolatore che, disciplinando le diverse attivit, si mostri quale reale opportunit per lo sviluppo turistico, occupazionale, agricolo e sportivo, caccia compresa.
In ogni caso il partito di Fiore e Giardino chiede alla giunta regionale, ed in particolare allassessore allambiente Zaratti, di costituire al pi presto un tavolo di lavoro aperto a tutte le istituzioni e le associazioni, nella convinzione che intelligenza e buona volont possono spegnere il fuoco delle polemiche in vista di un maggior bene comune.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/10/2006 Ore 14:48