Il ruolo della stampa nei confronti della criminalit organizzata, doveva essere questo il tema dell'incontro Parole e mafie. Informazione, silenzi e omert che si tenuto ieri alla presenza di figure di tutto rilievo...... come Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera che coordina oltre 700 associazioni impegnate contro la criminalit organizzata, Francesco Forgione, giornalista e politico nelle fila di Rifondazione Comunista, Giovanni Salvi, magistrato della Corte di Cassazione, Santo della Volpe, di Libera informazione e Lisa Laurelli, della Commissione regionale Sicurezza e criminalit.
Insomma un corteo di esperti dell'antimafia che, partendo dal tema di informazione e criminalit, sono sgusciati facilmente verso il prevedibile caso Fondi, le infiltrazioni malavitose al Mof e cos via.
In merito, Don Luigi Ciotti avrebbe detto di ieri di essersi interessato a Fondi per delle evidenti anomalie.
Non possibile ha spiegato - che in una parte del pacchetto sicurezza si parli in modo cos dettagliato di commissariamenti e poi un caso reale si risolva in un nulla di fatto. Siamo di fronte ad una relazione di 700 pagine fatte da un prefetto serio e attento e da organi competenti. Non si pu cestinare un dettagliato rapporto in questo modo. Nessuno vuole mettere etichette a nessuno ha proseguito ma abbiamo bisogno di verit. La motivazione delle sue asserzioni e poi tutta nella retorica conclusione Non si costruisce la giustizia senza verit.
Don Luigi Ciotti non ha risparmiato affondi sul mercato ortofrutticolo con affermazioni del tipo Con il Mof, dal quale partivano tir carichi di droga, si arricchita la citt di Torino.
Oltre Don Ciotti, forse perch del mestiere, rimasto pi in tema Santo Della Volpe, giornalista di Rai3, Articolo 21
e tra le fila di Libera informazione. I criminali vogliono silenzio ha spiegato Della Volpe perch solo cos riescono a fare i loro traffici E' con la stampa che vengono svelate le malefatte criminali. La pubblicit per loro nociva. Latina Oggi, Il Messaggero, l'Unit, la Repubblica, Annozero e Ballar, hanno dato la possibilit di capire come stavano le cose.
Nonostante l'indiscutibile valore del suo intervento non si pu far a meno di obiettare che poi in effetti, le vicende raccontate dai media non sempre sono risultate perfettamente aderenti alla realt e talvolta hanno fatto per sino sorridere.
Ad accorgersi della tendenziosit delle parole di Della Volpe anche Irene Chinappi che esprime in merito il suo commento sarcastico su un articolo apparso nell'edizione di oggi de Il Territorio. Evidentemente scrive la Chinappi - gli organi di stampa e mediatici non citati hanno favorito la criminalit. Ma questo bisognava leggerlo tra le righe. Polemiche a parte ben vengano incontri come questo che se non altro, permettono al cittadino di aprire gli occhi laddove bisogna aprirli perci cogliamo il suggerimento di Parole e mafia e riflettiamo.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 12/11/2009 Ore 13:27