Rilanciare l'economia del mare della provincia pontina: questo l'obiettivo dell'amministrazione provinciale, a nome della quale interviene Silvio D'Arco facendo subito riferimento all'ottenimento, nel primo mandato del Presidente Cusani, del riconoscimento giuridico, dalla Regione Lazio, del Distretto produttivo della nautica nel quale sono inseriti ben 13 comuni della nostra provincia, tra i quali anche Itri, Fondi, Sperlonga.Tale riconoscimento ci ha gi consentito -afferma D'Arco- di attrarre in provincia di Latina le prime risorse finanziarie a favore del sistema delle imprese previste dai fondi comunitari, il cui bando scade il prossimo 14 agosto.
Si tratta, precisa DArco, di circa 15 milioni di euro destinati a potenziare le strutture e gli impianti produttivi, nonch per la realizzazione di servizi e progetti sistemici per sostenere e sviluppare la competitivit delle imprese nei settori della nautica da diporto e della cantieristica navale.
Con il secondo mandato, sottolinea DArco, metteremo al centro dei nostri impegni la realizzazione di un Piano di Sviluppo Provinciale Integrato finalizzato a rilanciare organicamente linsieme delle attivit connesse alleconomia del mare.
Un Piano che affronti complessivamente le problematiche del mare e della costa, che sia condiviso con i comuni costieri e con le parti sociali e imprenditoriali.
Le problematiche esplose in queste ultime settimane, penso in particolare al sequestro dei pontili a Ponza, alloperazione Golfo Azzurro nel sud pontino e non ultimo alle vicende legate alla fruizione del Lago di Paola, rischiano di riflettersi negativamente in altri ambiti territoriali e di ingessare lintera economia del mare della nostra provincia.
Da qui lesigenza di dare vita ad un Piano di coordinamento provinciale in grado di affrontare organicamente le questioni strutturali del litorale e di semplificare anche lattuale quadro normativo e regolamentare regionale in particolare sulla portualit turistica, sui Piani di utilizzazione degli Arenili (PUA) e sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali che fino ad ora hanno scoraggiato, ritardato e mortificano ogni possibile iniziativa di sviluppo sia pubblica sia privata.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 30/07/2009 Ore 13:38