In seguito alle cocente sconfitta nelle consultazioni amministrative della coalizione che ha appoggiato Sesa Amici ed, in particolar modo, in seguito al non felice risultato riscosso dal Pd in ambito locale, il consigliere pidiessino Paolo Giardino d le dimissioni.Le motivazioni sono tutte scritte in una lettera palesemente intrisa di delusione e amarezza.
Le mie dimissioni dal Consiglio Comunale di Fondi scrive nell'epistola l'ex consigliere - sono il frutto di una decisione sofferta e lungamente meditata: lo faccio perch sento un forte peso di fronte a vicende politiche/amministrative che non possono passare sotto silenzio o lasciare indifferenti, bens scuotono le coscienze e pongono degli interrogativi di natura non soltanto politica, ma anche morali sui quali tutti dovremmo riflettere.
Inoltre, la recente competizione elettorale, europea e provinciale, ha costituito, proprio a Fondi, un ulteriore elemento di amarezza almeno per me, visto i risultati non certo esaltanti del Centro/Sinistra e, in particolare, del PD: un risultato che mi pone di fronte ad una seria e profonda riflessione sull impegno civile e politico.
Dopo la mia lunga militanza nella DC, ho potuto contribuire alla nascita del Partito Popolare prima, della Margherita dopo e per ultimo del Partito Democratico, determinando scelte politiche, uomini, programmi ed alleanze, tutto alla luce del sole, senza nessuna ambiguit, ma sempre con coerenza e libert delle proprie idee.
Per questo, credo, sia giunto il momento perch altri amici e giovani abbiano la possibilit di avere un diretto impegno decisionale sulla vita politica cittadina. Non si pu essere uomini per tutte le stagioni. Io credo che ci sia un urgente bisogno di tornare a parlare di politica e di impegnarsi affinch i giovani e i cittadini si riapproprino del gusto di ragionare, capire, discutere e progettare.
In questi anni si persa la memoria del fare sociale, l'idea che il progetto comune e richiede la intensa partecipazione di tutti. Viviamo senza sussulti, senza indignazione, senza la capacit di pensarci nel fuoco degli avvenimenti: gli individui patiscono le decisioni delle istituzioni, sempre pi distanti, sempre pi impensabili.
In un tale clima di smobilitazione e di diffidenza nei confronti d'ogni valore critico e riflessivo, i cittadini e, in particolar modo, i giovani si sono ritratti in se stessi, chiusi nel bozzolo di un individualismo cinico e disincantato.
Questo il grande sogno della politica: riprendere il cammino della progettualit e della partecipazione solidale al nostro comune destino.
In questa direzione va il nostro appello a tutte le forze del centro-sinistra di continuare a ragionare assieme, a mettere mano ad unagenda comune di riflessioni e dimpegni e a valorizzare ci che ci accomuna aldil delle differenze e delle appartenenze.
In politica ci sono momenti che non possono passare sotto silenzio e ognuno di noi chiamato ad assumersi le responsabilit e le decisioni che gli competono.
Lultima tornata elettorale non pu essere avvolta da un silenzio rumoroso, come se niente fosse accaduto, mentre lintera citt vive momenti di apprensione e di attesa per la decisione del Consiglio dei Ministri relativa allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni della malavita organizzata.
Se tornassero a prevalere i non-valori dell'affarismo senza scrupoli, dell'egoismo pi sfrenato, dell'autoreferenzialit di partiti ed istituzioni, insomma l'insieme magmatico ed inquietante che ha portato al collasso della prima Repubblica, tutti gli sforzi di rinnovamento verrebbero miseramente vanificati.
Naturalmente sono convinto della bont del progetto del PD conclude Giardino - per il quale continuer a lavorare con la dedizione di sempre, nellaugurio che sappia accettare le sfide future e che sappia aprirsi a quelle istanze di rinnovamento che chiedono di essere rappresentate.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 12/06/2009 Ore 13:49