Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, ha convocato ieri una riunione per analizzare il problema della febbre suina, che sta dilagando in questi giorni, e le eventuali ripercussioni che potrebbe avere nel Lazio e mettere a punto quindi tutte le possibili precauzioni.Alla riunione hanno preso parte tutti i responsabili del sistema sanitario laziale, di quello veterinario e i responsabili dello scalo aeroportuale di Fiumicino. Attualmente non stato riscontrato nessun caso tra i pazienti, ben 14 persone, provenienti dal Messico e quindi con qualche possibilit di contagio. I vari test effettuati hanno portato ad esito negativo.
A seconda dei livelli d'allarme, la regione ha stanziato un piano in caso di epidemie virali, compresa la temuta influenza suina. Quindi possibile l'attivazione di una rete di sorveglianza sindromica, medici sentinella nei pronto soccorso per informative sui casi dubbi classificati su tre livelli, costituzione di un'unit di crisi presieduta dal presidente della Regione, fino alla chiusura di scuole, uffici e luoghi pubblici per fermare il contagio. Come ha dichiarato Claudio Clini, direttore generale dell'Asp, '' Nell'evenienza la Regione Lazio preparata; siamo l'unica regione ad avere in Italia questa rete nei pronto soccorso ''.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 29/04/2009 Ore 13:27