L’obiettivo sarebbe quello di valorizzare, attraverso un procedimento di disidratazione-essiccazione termica, la sansa per poi destinarla alla produzione di energia termica in apparecchiature per la combustione; tale sansa essiccata potrebbe alimentare direttamente anche la camera di combustione dello stesso essiccatoio. Si dicono tutti concordi sull’iniziativa di Via Costa proprio per tutelare l'habitat della popolazione pontina.
“Questa trattazione – tiene a evidenziare Magliozzi – potrà avere uno sviluppo futuro e dalla sola produzione di energia termica potrebbe condurre verso la produzione di energia elettrica in cogenerazione con quella termica”.