Ad Itri caos randagi, sotto accusa il primo cittadino, ormai continuano da mesi le proteste da parte della cittadinanza nei confronti del considerevole numero di cani, presenti su tutto il territorio, che girovagano in branchi e spesso sono aggressivi nei confronti dell'uomo e per di più vengono rinvenuti anche avvelenati.Motivo questo che avrebbe spinto Agostino Ruongo, presidente dell'associazione “Animali e Ambiente” di Aprilia a puntare il dito contro il sindaco, massima autorità sanitaria locale e responsabile della protezione degli animali. “Spiega -Ruongo- gli animali sono per legge tutelati dai maltrattamenti e nello specifico esiste una palese violazione del Comune di Itri e dei suoi amministratori nel non avere provveduto alla realizzazione sul territorio comunale di idonee strutture di raccolta e cura degli animali. Tale omissione costituisce un danno per l'ambiente, per la salute pubblica e per gli animali medesimi -continua il presidente dell'associazione - diffido il sindaco di Itri ed ogni altro soggetto competente dal continuare ad ignorare le normative vigenti, invitando al rispetto delle medesime, ritenendo ogni emissione lesiva dei diritti degli animali e dei cittadini, in relazione all'igiene e alla salute pubblica. In caso di mancato accoglimento della richiesta -avverte Ruongo- si ricorrerà agli opportuni mezzi di tutela giurisdizionale. Il randagismo è una questione seria, i cani quando fanno branco sono molto pericolosi e la gente ha paura. Servono in questo caso azioni studiate per risolvere o quanto meno a circoscrivere il problema dei randagi”.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 23/02/2009 Ore 13:42