Oltre 500 i carabinieri coinvolti nell'operazione che ha portato all'emissione di 40 ordinanze di custodia cautelare (31 in carcere e 9 ai domiciliari). Duro colpo alla presenza dei Casalesi in provincia di Latina. Il clan della camorra aveva centrali operative anche nel basso Lazio, in particolare nella zona di Latina, Frosinone e Gaeta. A finire in manette anche il luogotenente di Francesco Schiavone, capoclan di Casal di Principe.L'operazione compiuta del Nucleo investigativo di Roma, con la collaborazione dei reparti di Frosinone, Latina e Caserta, ha fatto emergere anche un secondo sodalizio criminale che operava nella Capitale. Il capo di questa organizzazione stato arrestato questa notte nel suo lussuoso appartamento a pochi passi dal Pantheon, nel cuore di Roma. Le accuse sono di associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, false fatturazioni ed evasione dell'Iva per circa 40 milioni di euro. Le due organizzazioni, pure avendo attivit illecite autonome, avevano stabilito dei forti legami nel business illegale nella vendita di automobili. Uno degli arrestati aveva acquisito il controllo del mercato locale delle autovetture grazie ad una proficua attivit di importazione parallela di veicoli da altri paesi della Ue gestita con il metodo delle truffe carosello. I Carabinieri, inoltre, hanno sequestrato anche 8 autosaloni e beni immobili, tra cui appartamenti e caseifici, per un valore di circa 80 milioni di euro. Il clan tramite minacce ed intimidazioni, induceva le vittime a rinunciare a qualsiasi pretesa di restituzione dei beni sottratti.
Intanto in provincia di Latina si attendono ancora gli esiti del lavoro di una societ di Firenze incaricata di stilare un rapporto sullo stato della sicurezza e dell'ordine pubblico.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 10/02/2009 Ore 17:39