E' battaglia sui costi del laboratorio analisi dell'ospedale di Fondi e dei Poct, gli strumenti che sostituiscono, nell'analisi del sangue, gli operatori umani delle strutture classiche.A Fondi il Comitato civico "Pro ospedale", trentennale struttura operativa a sostegno del potenziamento del nosocomio della citt, presieduto dal cardiologo in pensione, Carlo Cantarini, scende ancora in campo per confutare dati e tesi dell'azienda Asl pontina in merito ai Poct. Dopo l'attacco frontale, in occasione dell'incontro con il manager Ilde Coiro, il 16 luglio in un'assemblea pubblica, dove il coordinatore del Comitato, Lucio De Santis, condann la sistematica azione di depotenziamento del "San Giovanni di Dio", messo in atto dai vertici Asl, la volta, ora, della risposta alla "difesa d'ufficio" fatta dal direttore amministrativo dell'Asl, Giuseppe Testa, che difende l'economicit dei Poct rispetto all'apertura del laboratorio.
"A parte il fatto che il dott. Testa non cita neanche un dato - controbatte il Comitato - siamo noi che, conti alla mano tiriamo le somme. I Poct (sconsigliati anche dalla Regione Lazio e che dovrebbero essere usati da tecnici specifici) costano, annualmente, per il presidio Terracina-Fondi, 200 mila per i soli reagenti, quindi 100 mila per Fondi, senza contare i reagenti gettati via intonsi, perch scaduti prima dell'utilizzazione.
Il laboratorio, invece, prevede 20 all'ora, per 12 h, per il turno notte del tecnico; 20 per 12 h, per la reperibilit del dirigente che, se interviene per casi urgenti, riceve un trattamento a parte. Il tutto per 29 mila e 300 euro all'anno, sicuramente inferiori ai 100 mila per i soli costi per i reagenti".
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a cura di La Redazione
pubblicato il 13/01/2009 Ore 13:19