Proseguono intense le indagini, portate avanti dai Carabinieri della compagnia di Terracina, diretta dal capitano Alessandro Giordano Atti, per far luce sulla feroce intimidazione, a colpi di pistola, nei confronti del 36enne di Fondi, raggiunto da quattro colpi di pistola alle 23 di mercoledi sull'uscio di casa, nei pressi della stazione ferroviaria di Monte San Biagio.Dalle sue deposizioni, che presenterebbero qualche punto non troppo chiaro, a fare fuoco sugli arti inferiori e sulla mano, sarebbero stati tre individui, che si sono serviti di una pistola, prima di allontanarsi a bordo di una Fiat di colore chiaro. Pare che, nel tornare sull'argomento, in una successiva dichiarazione, il 36enne avrebbe parlato di un solo attentatore. "Giallo" anche sul suo "autoricovero" presso l'ospedale "San Giovanni di Dio" di Fondi, dove stato provvidenzialmente stabilizzato dal punto di vista emorragico, dall'equipe del pronto soccorso, dal medico di guardia Marco Marcucci, e dal consulente chirurgo, Vincenzo Viola, chiamato d'urgenza per il gravissimo 'insulto' vascolare. Secondo la sua deposizione, vi sarebbe giunto con la sua auto, senza l'ausilio del 118. Dubbi anche sulla residenza fornita, a fronte del suo domicilio reale. Ora l'uomo degente presso il reparto di ortopedia dell'ospedale "Dono svizzero" di Formia del primario Perlini, con un proiettile entrato nella coscia destra e fermatosi per l'impatto contro il femore, con conseguente frattura; di frattura si parla pure per il perone della gamba dello stesso lato destro. La gamba sinistra e la mano dello stesso fianco risultano, invece, colpite di striscio. Poich il 36enne non ha un lavoro fisso, n ingenti patrimoni, gli inquirenti stanno passando interrogando amicizie e frequentazioni che l'uomo ha avuto quando in pi di qualche occasione balzato anche agli onori della cronaca, per una serie di reati tra cui possesso di stupefacenti. Fece pure scalpore, l'aggressione all'ispettore di Ps in pensione, Alessandro Magnifico, a passeggio sul litorale fondano di Tumulito nell'autunno di due anni e mezzo fa, in quanto ritenuto il responsabile di accurate indagini che portarono all'arresto, qualche tempo prima, dello stesso. Addirittura ieri, a seguito del fermo, a Gaeta, da parte dei CC di quella citt, di un 45 fondano, trovato con una pistola giocattolo resa idonea a e di quattro bossoli, si era diffusa la convinzione che potesse trattarsi di uno dei feritori, ipotesi rivelatasi subito priva di credibilit.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 10/01/2009 Ore 13:21