La chiamavano razionalizzazione delle risorse, ma di vantaggioso per l'Asl l'operazione Poct finora avrebbe avuto ben poco, un caso questo che il manager Asl Ilde Coiro avrebbe ereditato dai suoi predecessori, che non avrebbero preso nessun provvedimento.Il Poct un sistema computerizzato per effettuare analisi del sangue nei pronto soccorso utilizzando una macchinetta poco pi grande di quelle per il caff, con una apposita cialda contenente i reagenti. Attivato dal 2003 negli ospedali di Fondi, Gaeta , Formia, Minturno, Priverno, Cisterna e Sezze, il progetto avrebbe suscitato sin dai primi anni delle perplessit.
Dura la presa di posizione del provinciale Cgil Franco Addessi che denuncia come il vantaggio di questa operazione sarebbe stato solo per i dirigenti Asl che l'hanno avallata riscuotendo fior di incentivi.
Qualche perplessit l'aveva espressa anche l'allora dirigente dell'Asl di Latina Cesare Marchetti, sul costo dei Poct superiore a quello dell'esame eseguito in laboratorio.
Se vero che l'introduzione delle macchinette avrebbe consentito di tagliare i costi per le reperibilit del personale di laboratorio d'altro canto il maggior costo delle cialde rispetto ai reagenti di laboratorio, gli incentivi ai dirigenti responsabili del progetto e il contenzioso aperto con gli infermieri che dal 2004 non ricevono l'indennit, avrebbero eroso ogni margine di risparmio.
Relativamente al suddetto contenzioso in passato un infermiere avrebbe presentato un ricorso al giudice del lavoro, sulla scorta di un provvedimento del tribunale di Montepulciano, che stabiliva che il funzionamento delle macchinette non pu essere considerato una mansione professionale. Ne deriverebbe pertanto che debba essere riconosciuta un'indennit agli infermieri.
Il provvedimento di razionalizzazione dei laboratori di analisi negli ospedali pontini avrebbe dunque creato fino ad ora non pochi problemi. Alla prova del campo il sistema avrebbe mostrato tutti i suoi limiti.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 13/11/2008 Ore 13:23