Il segretario Barbato pone infatti in risalto come sui giornali “L'Espresso” e “Left” siano stati evidenziati “i possibili rapporti di connivenza malavitosa tra questa amministrazione di centro-destra e i clan camorristici e della ‘ndrangheta. Inspiegabilmente – si legge nel comunicato di Rifondazione - le copie di entrambi i numeri che riportavano notizie sul 'caso Fondi' sono 'misteriosamente' sparite dalle edicole della nostra città”. Inoltre “abbiamo potuto ascoltare il Sindaco affermare, nell’intervista andata in onda su Rai 1, che la mafia è presente in tutta Italia e che quindi non vi era motivo per permettere l’insediamento, nella nostra città, della commissione d’accesso. (...) E' come dire che siccome la mafia è ovunque a poco serve combatterla nel nostro territorio. Ce la teniamo”. Affermazioni pesanti, alle quali il Sindaco di Fondi Luigi Parisella ora ha voluto rispondere: “Siamo al cospetto di dichiarazioni che trovano cognizione dei fatti solo dalle cronache di stampa e non dalla conoscenza degli atti ancora coperti dalla segretezza. Eppure, per costoro, che si professano campioni di legalità e di garantismo, non importa se gli organi governativi ed istituzionali decidenti in materia devono ancora effettuare le loro valutazioni di merito e quindi assumere le conseguenti decisioni. Si è colto il pretesto – conclude il Sindaco Parisella - per alzare un polverone con l’intento di colpire il massimo consesso della democrazia rappresentativa, qual è il Consiglio comunale. Sull’amministrazione comunale si vogliono scaricare presunte responsabilità circa un fenomeno che ormai ha radici e sviluppi preoccupanti nell’ambito dell’intero territorio nazionale, ed oltre, per arginare il quale occorre una strategia complessiva tra tutte le forze dell'ordine e l’apparato statuale”.