In questi giorni stata trasmessa dallAssessorato la risposta della Regione Lazio allinterrogazione urgente che il Consigliere regionale Domenico Di Resta aveva presentato nel giugno scorso relativamente alla problematica degli usi civici nel comune di Fondi.Il Consigliere in particolare aveva richiesto di conoscere la legittimit del cosiddetto canone provvisorio per illecito arricchimento, da circa 7 anni imposto dal Comune di Fondi a centinaia di famiglie occupatarie del demanio di Selva Vetere.
LAssessore competente agli Usi Civici nella sua risposta precisa che lunico principio per limposizione di un pagamento pu trovare fondamento nellarticolo 46, comma 1, del R.D. 26/2/1928, n. 332, che prevede che: Quando le rendite delle terre non bastino al pagamento delle imposte su di esse gravanti ed alle spese necessarie per la loro amministrazione e sorveglianza, il Comune o lAssociazione agraria potr, per sopperirvi, imporre agli utenti un corrispettivo per gli usi consentiti.
Questa disposizione si legge nella risposta dellAssessore che vede come obbligati i cittadini nella qualit di utenti degli usi civici sui demani collettivi, comporta che limporto del corrispettivo debba essere commisurato alleffettivo ammontare delle spese di gestione sostenute, indipendentemente dallentit del godimento che ne ritraggono gli utenti stessi. Tale corrispettivo , di conseguenza, concettualmente diverso dal canone provvisorio che, nel caso di specie, fu richiesto agli occupatori abusivi o con titolo in corso di regolarizzazione di quote di demanio collettivo.
Del resto commenta lesponente pontino del Pd alla Pisana nella stessa delibera del Commissario del 2001 con la quale si introduce il pagamento, si fa riferimento, anche partendo da un rilievo della Corte dei Conti, che vi era lesigenza di assicurare le entrate anche per far fronte alle imposte e tasse di bonifica che gravano sul bilancio dellEnte, evitando procedimenti di responsabilit per mancati introiti nelle casse comunali.
quindi del tutto evidente spiega Di Resta che ai cittadini possono essere addebitate le effettive spese di gestione, e non invece chieste somme di importi tali da non trovare nessun riscontro nelle spese di gestione stesse, e che si configurano come una vera e propria tassa introdotta senza un preciso fondamento normativo. Peraltro nella delibera istitutiva del Commissario, in nessun caso si fa riferimento a crediti da esigere per illecito arricchimento, dizione che stata introdotta successivamente nelle comunicazioni e richieste di pagamento.
Alla luce di queste considerazioni continua il Consigliere promotore dellinterrogazione crediamo che sia necessaria una riconsiderazione delle scelte operate dal Comune di Fondi. Riteniamo opportuno aprire un confronto, e non uno scontro, per trovare una soluzione. Crediamo che il Comune debba riportare limposizione alle sue originarie motivazioni, che sono peraltro le uniche che trovano un fondamento giuridico-legislativo. La Regione stessa nella risposta indica inoltre una via duscita per la situazione venutasi a determinare, dicendo che le somme riscosse dal Comune di Fondi a titolo di canone provvisorio potrebbero essere considerate per la futura affrancazione. chiaro che tale soluzione richiederebbe rivisitazioni delluso delle risorse operate in questi anni suggerisce Domenico Di Resta ma perlomeno si potrebbe evitare una vicenda complicata e foriera di contenziosi generalizzati.
Nella risposta allinterrogazione, lAssessorato coglie loccasione per fare alcune considerazioni pi generali sulla vicenda degli usi civici, in particolare sulla zona di Fondi e ribadisce che la competenza a provvedere sulle domande di legittimazione attribuita alla Regione; in tal senso, con recentissime sentenze, si pronunciato anche il Giudice commissariale (sent. 16 maggio 2008, n. 33). La struttura regionale competente in materia di usi civici ha sinora operato, tramite specifici provvedimenti di legittimazione delle occupazioni illegittime, e sulla base delle domande dei cittadini e verificando le perizie demaniali.
Inoltre, la Direzione regionale agricoltura, per giungere ad una pi celere soluzione delle occupazioni degli utenti di Fondi, sta portando a termine il procedimento iniziato con la perizia Amati e, allo scopo, ha avviato, avvalendosi anche dellarea decentrata dellAssessorato regionale allagricoltura di Latina, gli accertamenti per verificare la corrispondenza tra le attuali occupazioni e quelle risalenti al 1984.
Per adeguare la legislazione regionale, cos come avvenuto in molte altre regioni italiane, questo Assessore si fa carico di presentare in tempi brevissimi una proposta di legge organica sugli usi civici; in tal senso sar richiesto un contributo prezioso e fattivo dei Sindaci, dei Presidenti delle universit agrarie, delle associazioni agricole e della partecipazione popolare.
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a cura di Comunicato stampa Domenico Di Resta
pubblicato il 03/10/2008 Ore 13:33