L'episodio di malasanità nel 2001 oggi la condanna. La vicenda risale a 7 anni fa quando un lenolese precipitò dal balcone della propria abitazione e venne ritrovato in un bagno di sangue poco prima delle ore 22 del 24 gennaio 2001.L'uomo venne trasportato al pronto soccorso del nosocomio fondano per poi essere spedito dal medico di turno al Dono Svizzero di Formia per essere sottoposto ad una Tac. Un provvedimento che risulterà fatale per il paziente il quale verrà subito dopo portato a bordo di un'ambulanza verso il Cto di Roma. L'uomo venne operato d'urgenza il mattino seguente e poi trasferito al “San Giovanni” di Roma dove di lì a poco sarebbe morto. Al 54enne medico dell'ospedale fondano venne contestato il non aver provveduto a disporre l'immediato ricovero del paziente in una struttura neurochirurgica; secondo l'accusa il dottore in questione avrebbe potuto “forzare” le prassi burocratiche salvando la vita all'uomo in pericolo di vita. Il medico fondano difeso dall'avvocato Virginio Palazzo, è stato ora condannato a 4 mesi di reclusione secondo la sentenza emessa dal giudice Antonio Perinelli del Tribunale di Terracina. Secondo il legale del paziente deceduto, l'avvocato Francesco Spirito, l'uomo avrebbe avuto una possibilità pari al 50% di essere salvato se fosse stato trasferito tempestivamente a Roma anziché dopo 7 ore. Tenendo conto delle attenuanti il medico fondano è stato quindi condannato a 4 mesi, pena condonata, ed al pagamento delle spese processuali e di quelle legate al risarcimento danni nei confronti dei familiari della vittima.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 26/09/2008 Ore 13:40