“In attesa di conoscere l’esito del ricorso amministrativo presentato contro il Piano Paesistico adottato dalla Regione Lazio – dichiara il Coordinatore di Forza Italia di Fondi Salvatore De Meo - e preso atto delle tantissime osservazioni e contestazioni pervenute abbiamo ritenuto doveroso per la nostra comunità chiedere al senatore Claudio Fazzone di fare propria la nostra seria preoccupazione rispetto agli effetti del citato Piano e sollecitare al Ministro dei Beni Culturali, onorevole Sandro Bondi, di prendere atto di quanto è stato posto in essere dalla Regione Lazio senza alcun rispetto delle più elementari norme di garanzia e di partecipazione al procedimento”.
“La Giunta regionale Marrazzo – ha proseguito Salvatore De Meo - ha assoggettato il territorio comunale a vincoli indiscriminati in assenza della obbligata consultazione con gli enti locali e con tutti i soggetti interessati. La Regione, in modo del tutto anomalo e con una sovrapposizione di atti deliberativi, ha fatto credere di aver garantito la partecipazione degli Enti locali prendendo in considerazione le osservazioni presentate ai vecchi Piani paesistici e le ha riferite al nuovo Piano adottato che mai nessuno ha potuto visionare fino alla sua pubblicazione avvenuta il 14 febbraio scorso quando sono automaticamente scattate le misure di salvaguardia.
Sono questi i motivi della contrapposizione e del ricorso amministrativo ad un Piano “non condiviso e non partecipato” rispetto al quale il Comune di Fondi, unitamente a tutti gli altri Enti locali che lamentano la stessa cosa, avendo interesse a partecipare ad un moderno piano paesistico in grado di salvaguardare e valorizzare il territorio, nell’ambito di corretto confronto istituzionale avrebbero potuto dare un propositivo contributo e suggerire in primis di avviare le procedure per la necessaria declassificazione dei corsi d’acqua che risale agli inizi del secolo scorso e probabilmente non più corrispondente allo stato reale del territorio.
Ma il piano paesistico adottato dalla Giunta Marrazzo marcia su tutt’altro versante, escludendo di fatto i comuni dall’obbligato coinvolgimento fin dalla fase istruttoria e penalizzando il territorio con un approccio vincolistico, proibitivo di un razionale sviluppo, in grado di elevarne le potenzialità di interesse turistico, culturale, socio-economico. Gran parte delle stesse attività agricole, commerciali, artigianali, si vedrebbero precluse utili possibilità di ammodernamento, di potenziamento, con evidente riscontro sulle già difficili condizioni economiche in atto. Gli strumenti urbanistici vigenti e le progettazioni di sviluppo in corso rischiano di essere irreversibilmente compromessi dal citato piano paesistico che va ad incidere pesantemente su gran parte del territorio comunale, sul quale già sono imposti ulteriori vincoli di tutela diversi da quelli previsti dal Piano in oggetto. In sostanza, il Comune di Fondi è completamente esautorato nella sua potestà di regolamentazione e disciplina del territorio, fino alla definitiva approvazione del piano paesistico regionale, redatto, peraltro, sulla base di una cartografia territoriale non aggiornata che conferma una grave carenza istruttoria che poteva essere evitata dal dovuto confronto istituzionale con gli enti locali.”
“Forza Italia della città di Fondi – conclude Salvatore De Meo - dopo aver condiviso con il senatore Fazzone e con tutta la dirigenza provinciale la sollecitazione al Ministro delle Infrastrutture a riprendere in considerazione il progetto di realizzazione del Corridoio Tirrenico - bocciato dalla Giunta Marrazzo - chiede al senatore Fazzone di fare appello al Governo centrale affinché intervenga tempestivamente per fare chiarezza in merito e per dare una risposta concreta ai tanti enti locali che ancora una volta hanno dovuto sottostare ad una decisione forzata che non corrisponde alle vere esigenze ed aspettative del territorio”.