Torna dattualit, con le prevedibili ripercussioni anche di natura politica, il procedimento penale connesso alla realizzazione dellalbergo Grotta di Tiberio di Sperlonga, del quale risulta comproprietario lattuale Presidente dellAmministrazione Provinciale Armando Cusani.Al termine delludienza preliminare svoltasi ieri pomeriggio, il GUP del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto ha infatti rinviato a giudizio, per abuso dufficio e violazioni urbanistiche proprio Cusani ma anche il suocero Aldo Erasmo Chiappi, che laltro comproprietario della struttura; e il Tecnico del Comune di Sperlonga Antonio Faiola che ha rilasciato le relative autorizzazioni.
Lo stesso Giudice per lUdienza Preliminare ha accolto listanza di costituzione di parte civile di Carmine Tursi, un cittadino residente nelle vicinanze che sostiene di esser stato gravemente danneggiato dalla realizzazione del muro di recinzione dellalbergo.
Respinta invece la stessa richiesta avanzata dai consiglieri di opposizione di Sperlonga, che comunque si dicono soddisfatti per il passaggio della vicenda in dibattimento. La prima udienza stata fissata al prossimo 28 novembre davanti al secondo Collegio del Tribunale pontino presieduto dal Giudice Cinzia Paraspro. Come forse si ricorder, oggetto dellinchiesta aperta nel 2005 dal Sostituto Procuratore Raffaella De Pasquale a seguito di un esposto proprio della minoranza, sono in particolare due locali di servizio, per complessivi 300 metri circa, che sarebbero stati realizzati con un eccesso di cubatura rispetto alla concessione edilizia.
Contestata anche la sopraelevazione di un muro preesistente, per la quale sarebbe stato necessario un nulla osta paesaggistico. I locali in questione erano stati sequestrati nel giugno del 2007, ma i sigilli sono stati poi rimossi in seguito ad un ricorso al Tribunale del Riesame. In quelloccasione Cusani, che allepoca dei fatti oggetto di indagine ricopriva la carica di sindaco di Sperlonga, aveva dichiarato che i permessi ricevuti per l'albergo sono tutti legittimi in quanto il Comune ha operato in virt delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale e del Regolamento Edilizio.
Quindi siamo sereni e attendiamo di poter dimostrare le nostre ragioni". Di parere opposto il capogruppo consiliare di minoranza Nicola Reale che aveva ribadito la necessit di intervenire sullintera area in cui si trova lalbergo, evidenziando che non sono stati annullati i titoli autorizzativi illegittimi, come il distacco dalla Flacca e il cambiamento di destinazione d'uso, che hanno consentito la realizzazione del fabbricato; n sono state considerate le modificazioni essenziali apportate in fase di ricostruzione dellalbergo da un precedente ristorante, fra laltro oggetto a sua volta di sanatoria.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 25/06/2008 Ore 13:07