Torna dattualit la singolare inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Latina relativamente ad uno sgombero di bufale ordinato dal Comune di Fondi circa tre anni fa.Secondo quanto si appreso, il Sostituto titolare del fascicolo Gregorio Capasso ha infatti chiesto il rinvio a giudizio, per abuso in atti dufficio, di un sottoufficiale della Polizia Municipale di Fondi, al quale vengono contestate alcune presunte irregolarit sia per quanto riguarda le modalit con cui il sequestro venne effettuato sia per quanto concerne il trasferimento degli animali, che sarebbe avvenuto senza lobbligatoria assistenza del servizio veterinario della ASL. Ludienza preliminare stata fissata al prossimo 19 settembre davanti al GUP Nicola Iansiti. La vicenda riguarderebbe un terreno di propriet comunale, situato nei pressi del lago, su cui un allevatore di Monte San Biagio per anni ha fatto pascolare i suoi animali. Non essendo residente a Fondi e non potendo conseguentemente ottenere la cosiddetta fida pascolo, luomo si sarebbe servito della collaborazione di una sua conoscente fondana. In considerazione anche di un intervento di recupero ambientale previsto proprio in quella zona, nel 2004 il Comune decise di non concedere pi lautorizzazione, sollecitando in pi occasioni lallevatore a spostare altrove i suoi mammiferi. Una richiesta rimasta per inascoltata, tanto che, in virt di unapposita ordinanza, la Polizia Municipale appunto di Fondi avrebbe operato un sequestro contro ignoti, caricando cinque bufale su un camion e portandole in una stalla autorizzata di Monte San Biagio. A questo punto le cose si sono complicate perch, venuto a cadere il provvedimento di sequestro in quanto operato contro ignoti e non invece contro leffettivo proprietario, le bufale sono state nel frattempo rubate. Lallevatore si perci rivolto ad un legale ed ha presentato una denuncia, anche con lobiettivo di ottenere un risarcimento. Lordinanza di sgombero, infatti, sarebbe dovuta essere notificata al proprietario degli animali, dandogli il tempo necessario per rispettarla, e non solo ai vigili urbani. Contestata anche la scelta di operare il sequestro contro ignoti, visto che al Comune sarebbe stato ben noto il proprietario del bestiame. Lo stesso spostamento delle bufale si sarebbe inoltre dovuto fare con lassistenza di veterinari della Asl. Il Sostituto Capasso ha delegato gli accertamenti di rito al Corpo Forestale, in particolare il Nucleo investigativo di polizia ambientale di Latina che ha acquisito presso il Comune il carteggio relativo al contestato sgombero. Ora, come detto, i primi sviluppi con la richiesta di rinvio a giudizio del sottoufficiale della Polizia Municipale.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 14/06/2008 Ore 13:57