Prosegue il lavoro della Commissione prefettizia d’acceso agli atti del Comune di Fondi, incaricata come ormai noto di accertare eventuali condizionamenti dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata.Le ultime novità in ordine di tempo riguardano la presunta richiesta della certificazione antimafia che i cinque membri dell’organismo ispettivo avrebbero avanzato relativamente ad alcune ditte ed imprese cui sono stati affidati servizi ed appalti del Comune. Sotto la lente di ingrandimento sarebbe poi finito l’operato dell’Ufficio Tecnico ed il Settore Cultura, Istruzione e Servizi Sociali. Particolare attenzione è stata rivolta, a quanto risulta, anche alla gestione di alcuni finanziamenti dell’Unione Europea finalizzati al contrasto della disoccupazione. Altri accertamenti riguarderebbero inoltre la valutazione annuale dei Dirigenti Comunali in base alla quale vengono stabiliti anche gli incentivi economici. C’è poi una vicenda che forse avrà rilievo solo da un punto di vista esclusivamente penale e contabile e che chiamerebbe in causa un dipendente dell’Ufficio Ragioneria relativamente alla gestione di circa 200mila euro. Come ormai noto, entro il prossimo 10 luglio la Commissione dovrà elaborare l’attesa relazione sulla base della quale il Prefetto Bruno Frattasi valuterà se ci siano o meno le condizioni per proporre al Ministero dell’Interno il commissariamento del Comune. L’eventuale conseguente scioglimento del consiglio comunale dovrebbe essere formalmente disposto con decreto del Presidente della Repubblica, preceduto da una deliberazione del Consiglio dei Ministri. Al momento non c’è alcun elemento ufficiale che faccia ipotizzare uno scenario del genere. Il Comune sostiene, anzi, che non ci fossero sufficienti motivazioni nemmeno per l’insediamento della stessa commissione, tanto da aver presentato un ricorso al TAR di Latina, la cui udienza di merito è prevista per il 10 ottobre prossimo.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 12/06/2008 Ore 13:17