Prevedibile soddisfazione da parte dei titolari e dei circa cinquanta dipendenti dellHoliday Village, il campeggio di Fondi che come noto tornato di fatto operativo dopo la revoca del sequestro preventivo disposto l8 marzo scorso per presunta lottizzazione abusiva su area demaniale.Unipotesi di reato respinta sin dal primo istante dai titolari della struttura e dagli stessi lavoratori che hanno dato vita ad una mobilitazione permanente per evitare il licenziamento. Per tre mesi hanno manifestato praticamente ovunque, raccogliendo circa seimila firme di solidariet e presentando le proprie istanze al sindaco di Fondi Parisella, al prefetto Frattasi, ai capigruppo consiliari fondani, al presidente della regione Marrazzo, a quello della provincia Cusani e persino al Presidente della Repubblica Napolitano. Dopo la rimozione dei sigilli avvenuta mercoled pomeriggio, ieri hanno dunque potuto far ritorno finalmente al loro posto di lavoro. Non abbiamo mai perso le speranze anche se ultimamente la situazione ci era sembrata davvero difficile ha dichiarato una loro portavoce, aggiungendo che in pochi giorni torneremo a pieno regime. Soddisfazione, naturalmente, anche da parte di proprietari e gestori dellHoliday allindomani del provvedimento di revoca del sequestro, disposto direttamente dal Procuratore Capo di Latina Giuseppe Mancini che ha sostanzialmente avocato il fascicolo aperto dal Sostituto Giuseppe Miliano titolare dellinchiesta. Il provvedimento fa finalmente onore alla verit dei fatti e alla giustizia. Non solo e non tanto perch consente la immediata ripresa dellattivit, ma anche e soprattutto per la sua motivazione ha commentato lavvocato Corrado De Simone, legale appunto dei titolari del campeggio fondano. E di rilevante interesse ha aggiunto - sottolineare che il Procuratore nega la sussistenza di ipotesi attualmente rilevanti sotto il profilo penale, tanto da preannunciare la richiesta di archiviazione del procedimento. Presumibilmente ha proseguito lavvocato - il procuratore ha finalmente prestato la necessaria attenzione alla documentazione depositata nel fascicolo del PM e alla nostra ampia consulenza redatta dagli architetti Giampiero De Simone e Carlo Nati. Lo stesso legale ha duramente replicato allesponente provinciale del Partito Democratico Luigi Di Mambro che aveva invitato proprio Mancini a sottoporre al Consiglio Superiore della magistratura i recenti contrasti interni alla Procura sospendendosi temporaneamente dalle sue funzioni. Ritengo sia stata perpetrata una gravissima e indebita ingerenza, non solo perch tale intervento invade illecitamente la sfera di autonomia della Procura della Repubblica di Latina, ma anche perch lautore di tali affermazioni nulla sa degli atti del procedimento penale che allo stato attuale sono coperti dal segreto istruttorio, non essendo stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio che peraltro pare doversi escludere. Un tale atteggiamento, gravemente irresponsabile e riprovevole aggiunge De Simone - oltre a poter costituire fonte di reato ampiamente dimostrativo di una violenta e aggressiva interpretazione di alcuni valori fondamentali, in primis quello dellautonomia della magistratura. Sul dissequestro dellHoliday interviene, intanto, anche la Federazione provinciale di Rifondazione Comunista secondo cui la possibile archiviazione del caso riapre scenari quantomeno oscuri sulla situazione della Legalit in Provincia di Latina. Quella del Procuratore Capo Giuseppe Mancini a nostro avviso una decisione inopportuna che sarebbe stato meglio fosse sopravvenuta dopo le indagini e soprattutto con il consenso dei Magistrati incaricati ad occuparsi di questo caso sostiene Rifondazione. Lo stesso Partito di sinistra si augura che il Procuratore Mancini renda noto, oltre che al CSM, anche ai cittadini e quindi allopinione pubblica le motivazioni del proprio operato.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 12/06/2008 Ore 12:41